lunedì 6 marzo 2017

Greenpeace Eye on the Taiga

come se già non bastassero quei neroni delle centrali a biogas e biomasse: Greenpeace http://www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/rapporti/Eye-on-the-Taiga/

Eye on the Taiga

Pubblicazione - 6 marzo, 2017
Numerose società produttrici di carta e derivati sono collegate ad aziende che stanno distruggendo una delle ultime e più grandi foreste vergini d’Europa, nella Taiga russa.
È quanto dimostra il nostro nuovo rapporto “Eye on the Taiga
La Taiga russa è parte dell’ecosistema della Grande Foresta del Nord, che si estende per 16 milioni di chilometri quadrati dall’Alaska alla Russia, passando per il Canada e la Scandinavia. La Grande Foresta del Nord rappresenta un terzo delle foreste rimaste sulla Terra ed è il secondo più grande ecosistema terrestre del mondo, dopo le foreste tropicali.
Circa il 60 per cento della Grande Foresta del Nord (950 milioni di ettari) si trova proprio in Russia, dove però le blande leggi forestali permettono la frammentazione o la radicale trasformazione delle foreste, spingendo le aziende del settore del legno e della carta a spostare la loro attenzione verso le foreste vergini o Paesaggi Forestali Intatti, come vengono definiti scientificamente.
Ad esempio la regione russa di Arcangelo, che si estende per 31 milioni di ettari, è vista dall’industria del legno e della carta come una “miniera di legname”. In particolare, fanno parte di questa regione gli 835 mila ettari del Paesaggio Forestale Intatto conosciuto come Foresta Dvinsky, divenuti ormai il fulcro di un acuto conflitto tra gli interessi di conservazione forestale e le mire del settore del legname e della carta. 
Leggi il report "Eye on the Taiga"

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