martedì 3 settembre 2013

Sulle biomasse ribellione nel consiglio comunale di Pontremoli

La centrale della RENOVO (quella delle centrali "pulite e sostenibili" sponsorizzate da Legambiente sul Treno Verde) spacca la maggioranza di centro destra nel comune di Pontremoli (Massa e Carrara - Toscana)- La politica forse esce dall'apnea. Aumentano gli amministratori pubblici che non ci stanno al diktat delle biomasse alla truffa ecologica che impone per 20 anni impianti inquinanti senza dare nulla ma solo togliendo alle comunità che - per l'ignavia o la connivenza dei politici - se le devono sorbire. Curioso come il PD chieda che "la politica fermi questo scempio" quando a volere le stesse centrali ci sono molto spesso amministrazioni a guida PD. fonte: http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2013/09/01/news/biomasse-aria-di-fronda-in-consiglio-1.7670848 Biomasse, aria di fronda in consiglio Clara Cavellini si allinea con l’opposizione e dice no alla centrale che dovrebbe sorgere a Pontremoli nell’area Novoleto (02.09.2013) PONTREMOLI. Biomasse e ospedale. Questi i due argomenti principi del consiglio comunale che si è tenuto venerdì sera. Due tematiche che quasi si “toccavano” visto che in entrambi i casi veniva messo in rilievo l’accento sulle problematiche legate alla salute della cittadinanza, presente in entità consistente alla seduta e interessata sulla questione centrale a biomasse che la ditta Renovo di Mantova ha avuto l’autorizzazione, da parte della Provincia, di realizzare nell’area di Novoleto. E subito una sorpresa: la consigliera di maggioranza, Clara Cavellini, ha esposto la sua ferma contrarietà al progetto andando contro, così, all’indicazione della sua stessa parte politica. Ma la piena attenzione sulle vicende del progetto l’ha posta il capogruppo di “Cittadini per Pontremoli”, Rolando Scatena, che con una dura interrogazione ha esposto tutte le sue perplessità sul progetto. «Un progetto - ha evidenziato Scatena - potenzialmente dannoso per la salute, l’Arpat non ha fatto alcuna rivelazione sulle nanoparticelle molto dannose per l’uomo, che non ha, sul territorio, una copertura; non si è riuscito ad avere un dato preciso, ma non si dovrebbe raggiungere neppure la metà del fabbisogno annuo di 18mila tonnellate per quanto riguarda il reperimento del materiale legnoso per far funzionare l’impianto e soprattutto il capogruppo ha posto l’accento sul rischio che la centrale possa divenire un inceneritore di rifiuti organici, basta semplicemente che la ditta chieda una nuova autorizzazione alla Provincia. E il Comune di Pontremoli non potrà intervenire in alcun modo per impedirlo». Accuse a cui ha risposto con decisione l’assessore alle attività produttive, Gianluca Crocetti, sottolineando come l’impianto abbia superato tutte le richieste di sicurezza per la salute richieste dalla Provincia e come l’amministrazione sia intervenuta per rendere ancora più stringenti le limitazioni a sicurezza dei cittadini. E anche sulla filiera del legno assicura che «il materiale sarà reperito in un area di 70 km, come prevede la convenzione». Risposte che non hanno certo convinto Scatena che anzi si è scagliato verbalmente contro l’assessore chiedendone le dimissioni «ci avete messo questo bel giocattolino per le mani per i prossimi 20 anni. Senza il minimo confronto con il consiglio e con la popolazione». Il capogruppo ha poi presentato un ordine del giorno in cui chiede di sospendere qualsiasi azione propedeutica all’installazione della centrale nell’area di Novoleto e inoltre alla Provincia di annullare l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto. Ordine del giorno appoggiato anche dai consiglieri del Pd e, come annunciato, dalla consigliere Cavellini. Il consigliere Pd, Francesco Mazzoni, ancora una volta ha interrogato la giunta sul motivo che ha fatto sì che «l’amministrazione non si sia mai confrontata con questo consiglio. Ora l’unico modo per fermare questo sciagurato progetto è il ricorso al Tar». Mentre il capogruppo Pd, Paolo Bissoli, si augura che ci sia «ancora spazio perché la politica fermi questo scempio. E come gruppo Pd ci impegniamo a realizzare un consiglio aperto per discutere della questione». Irricevibile l’o.d.g. di Scatena per il capogruppo del Pdl, Jacopo Ferri, «l’impegno dell’assessore e di tutta l’amministrazione è perché questo progetto vada avanti». Riccardo Sordi Postato 15 minutes ago da Michele Corti http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/09/sulle-biomasse-ribellione-nel-consiglio.html

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