giovedì 5 settembre 2013
Latina rifiuti tossici Fondi, rischiesta di De Meo: subito una commissione La verità di Schiavone, l’«effetto domino»
DI MARIA SOLE GALEAZZI
L
e dichiarazioni del pentito
Carmine Schiavone sull’
«avvelenamento» progressivo della provincia di Latina, hanno
provocato una sorta di effetto domino in termini di reazioni. Diversi
sindaci, non tutti, da destra a sinistra
stanno chiedendo di fare luce sulla
vicenda. In sostanza si tratterebbe di
tracciare una sorta di mappa per
capire effettivamente oltre a ai siti
ormai «acclarati» come quello di
Borgo Montello dove i rifiuti tossici
dei casalesi sono stati interrati. E
anche da chi perchè oramai le compromissioni a livello locale non sono più un mistero. Sulla questione
interviene anche il sindaco di Fondi,
Salvatore De Meo che insieme
all’Assessore all’Ambiente Silvio
Pietricola ha chiesto una seduta
straordinaria della commissione
ambiente al presidente Claudio Spagnardi proprio per valutare le dichiarazioni di Schiavone in merito al basso Lazio. «Ciò che si apprende
in queste ultime settimane – a ff e r m a
il Sindaco De Meo – dovrebbe essere noto agli inquirenti sin dalla metà
degli anni ‘90, quando Schiavone
cominciò a testimoniare nei processi che lo vedevano implicato. Ma tali
recenti e puntuali dichiarazioni hanno generato una comprensibile inquietudine nell’opinione pubblica,
ragionevolmente allarmata per presumibili contaminazioni del territorio provinciale. Alla luce di queste
nuove affermazioni, che riportano
indietro di alcuni decenni le lancette
d el l’orologio, appare evidente
quanto sia necessario controllare accuratamente il territorio della nostra
provincia per portare alla luce eventuali e non recenti contaminazioni».
Un lavoro, quello della verità, che in
parte spetta anche alla politica nei
limiti delle azioni che le competono.
Ma è anche una questione di analisi,
rispetto a tutti quegli anni in cui i
casalesi, almeno secondo quanto dichiarato da Schiavone, hanno trovato appoggi in loco nella maniera più
«trasversale» possibile. «Abbiamo
ripetutamente interessato - continua
De Meo affrontando anche questioni locali - e ancor più lo faremo
adesso, il Ministero dell’Ambiente,
la Regione Lazio e la Provincia di
Latina affinché si possano reperire
le risorse finanziarie per consentire
un monitoraggio puntuale, che risulta economicamente troppo impegnativo per il solo Comune di Fondi,
del sito di Quarto Iannotta adibito
fino al 1985 a discarica comunale».
Pensare che la questione dei rifiuti
tossici sia una sorta di mistero in
attesa di risposte probabilmente potrebbe essere un errore di valutazione. Il rischio è che in questa storia, di
sconvolgente ci sia solo la realtà.
©RIPRODUZIONE RISERVATA Latina Oggi 5 settembre 2013
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