giovedì 5 settembre 2013
Circeo caos rifiuti Un accampamento tra i cumuli di rifiuti Occupato uno stabile nell’ex cava
DI FEDERICO DOMENICHELLI
N
on solo rifiuti
nell’ex cava del
Brecciaro, ma
anche un accampamento improvvisato in una
delle strutture ancora in
piedi, sebbene pericolante. Una situazione
davvero al limite, visto
che siamo pur sempre
in un’area situata
all ’interno del Parco
nazionale del Circeo.
Insomma, oltre agli
scempi ambientali degli scheletri c’è anche
altro. Ci sono cumuli di
rifiuti già differenziati
che sono stati scaricati
da ignoti all’interno di
que st’area, dove tra
l’altro qualcuno ha
pensato bene di accamparsi all’interno di una
delle strutture. Una rete
di ferro posta all’in -
L’INTERNO
gresso di questo «bunker» di cemento non
impedisce l’ac c e ss o .
Anzi, funge persino da
cancello. E all’interno
di questa piccola struttura ci si trova di tutto.
Ci sono un letto, uno
stendino per i panni, un
mobiletto con qualche
soprammobile, un piccolo tavolino ed una
sedia da ufficio. Una
«casa» su misura. Il tutto ovviamente con mobilio rimediato forse
accanto a qualche cassonetto ma in linea con
quello che è lo stile con
cui è «arredata» l’inte -
ra zona dell’ex cava del
Brecciaro. Le centinaia
di bottiglie di vetro che
sono state ammassate
nella zona non sono
altro che uno dei tanti,
tantissimi cumuli di rifiuti che si trovano passeggiando tra il verde e
le pietre. Ci sono vecchi elettrodomestici,
radio e televisioni
d’epoca, nonché quintali di materiale edile di
scarto e di calcinacci
vari, alcuni simili a lastre di eternit frantumate, ma è impossibile
accertarne la natura in
assenza di specifici
esami. Ma c’è un elemento particolare: la
presenza di un piccolo
cumulo di materiale bituminoso, asfalto. Resta da capire chi possa
aver conferito lì i rifiuti, perché, considerata
la quantità del materiale abbandonato, di sicuro l’ha fatto grazie
all’ausilio di qualche
camion. Ad oggi ancora non si è parlato di
interventi di bonifica,
ma appare piuttosto
evidente la necessità di
ripulire tutta la zona
rendendola nuovamente agibile. Un luogo,
quello dell’ex cava del
Brecciaro, che potrebbe essere sfruttato in
mille modi diversi, ma
che di sicuro non può
trasformarsi nell’enne -
sima discarica a cielo
aperto immersa nel
cuore del parco. Anche
se stavolta c’è una differenza rispetto a tutti
gli altri casi già descritti: i rifiuti sono già «differenziati».
©RIPRODUZIONE RISERVATA Latina Oggi 4 settembre 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento