domenica 18 febbraio 2024

La coltivazione intensiva di mele avvelena di pesticidi la Val Venosta. La ricerca su Nature: “Rilevati anche nei prati alpini a 2.300 metri”

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/16/la-coltivazione-intensiva-di-mele-avvelena-di-pesticidi-la-val-venosta-la-ricerca-su-nature-rilevati-anche-nei-prati-alpini-a-2-300-metri/7447989/?utm_medium=Social&utm_source=Twitter#Echobox=1708068982-1


La coltivazione intensiva di mele avvelena di pesticidi la Val Venosta. La ricerca su Nature: “Rilevati anche nei prati alpini a 2.300 metri”.

dall'articolo di Nicola Borzi: "Dopo le roventi polemiche del passato, un nuovo studio scientifico sulla contaminazione da pesticidi nel terreno e nell’aria, causata dalla coltivazione intensiva delle mele, arriva come una bomba a terremotare l‘Alto Adige e in particolare la Val Venosta, area d’elezione della Provincia autonoma dove si produce quasi la metà del raccolto italiano. A differenza di quanto accaduto nei mesi scorsi, quando una analoga ricerca tedesca finì letteralmente sul banco degli imputati in un processo per diffamazione, questa volta l’analisi realizzata da un pool di ricercatori dell’Istituto di scienze ambientali dell’Università tedesca di Kaiserslautern-Landau è stata pubblicata addirittura dalla prestigiosa rivista internazionale Nature. I risultati sono pesanti: dal campionamento condotto su 53 siti lungo 11 transetti altitudinali nella Val Venosta, la più grande area di coltivazione delle mele d’Europa, alla ricerca di 97 pesticidi di uso corrente nel suolo e nella vegetazione, sono stati “rilevati un totale di 27 pesticidi (10 insetticidi, 11 fungicidi e 6 erbicidi), provenienti principalmente da meleti. Il numero e le concentrazioni dei residui diminuivano con l’altitudine e la distanza dai frutteti, ma venivano rilevati anche nei siti più alti”, scrivono gli autori, sino nel Parco nazionale dello Stelvio."

Nessun commento: