di Fabrizio Cortesi* consulente in sostenibilità d’impresa e ambientalista

"Quanto durerà ancora l’inganno politico mondiale della crescita e dello sviluppo inarrestabili, e tuttavia definiti “sostenibili”?

Il “Rapporto sui limiti dello sviluppo” che il Club di Roma commissionò al MIT nel 1972 per cercare di predire le conseguenze della continua crescita della popolazione sull’ecosistema terrestre e sulla stessa sopravvivenza della specie umana, non ha insegnato davvero nulla? Tale rapporto, pur con le limitazioni di calcolo e di simulazione di quegli anni, era davvero anticipatorio e rivelatore di quanto sarebbe accaduto oggi. Esso prediceva già allora che se l’attuale tasso di crescita della popolazione, dell’industrializzazione, dell’inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse fosse continuato inalterato, i limiti dello sviluppo su questo pianeta si sarebbero raggiunti in un momento imprecisato entro i successivi cento anni. Il risultato più probabile sarebbe stato un declino improvviso e incontrollabile della popolazione e della capacità industriale."