E' arrivato il momento per prepararci a
ripartire, ad uscire dopo il lockdown
o io resto a casa o quarantena che dir si voglia. Non si tornerà,
non adesso, alle abitudini di prima. Alcune cose le troveremo già
cambiate, alcune stanno cambiando in questi giorni, altre lo dovranno
essere per ripartire. Uffici pubblici e privati, negozi, piccole
attività si stanno preparando con schermi in plexiglass, spazi per
il distanziamento, oltre a gel, mascherine e guanti. Per alcune di
queste sarà più problematico (barbieri, dentisti, ristoranti, bar),
mentre per altri basterà migliorare l'organizzazione diluendo nel
tempo, con prenotazioni, e nello spazio la dove è possibile. Quando
si daranno scadenze di varie genere per i troppi adempimenti
burocratici, si dovrà tenere conto della capacità di afflusso e di
risposta alle utenze. Denunce Tari, occupazioni di suolo pubblico,
accertamenti, pagamenti sono solo alcuni esempi che non dovrebbero
comportare sanzioni qualora non si possano fare online o se
spiegazioni, rettifiche per le quali c'è bisogno del confronto con
l'operatore questo non sarà in grado di affrontarli mediante
prenotazione online. Nei paesi moderni, evoluti, si organizza e si
diluisce il lavoro migliorando la soddisfazione, il risultato degli
utenti, ma sopratutto degli operatori che non sono costretti a subire
assalti in determinati periodi che creano confusione, impossibilità
a gestire le situazioni e che portano ad errori. Dovranno essere gli
uffici, per esempio, a garantire la quasi totalità degli
appuntamenti per prenotazione telefonica o online. In questo modo gli
uffici potranno prevedere quanto personale dovrà essere impiegato al
pubblico e quanto potrà lavorare per adempimenti di controllo,
verifica, programmazione e attuazione di progetti. Sarà opportuno
anche creare postazioni self service e abilitare tutti i
professionisti in materia tecnica e fiscale, per esempio, alle visure
della camera di commercio, conservatoria registri immobiliari,
catasto. Pensate per esempio come si alleggerirà il lavoro in uffici
come l'agenzia delle entrate se tutte le pratiche potessero essere
inviate online anche per i cittadini con il semplicemente dato della
tessera sanitaria, bancomat e carta di credito con le quali inviare
le pratiche e ottenere le ricevute. Questi uffici resterebbero aperti
al pubblico per verifica, controlli, informazioni (sempre per
appuntamento), oltre che per servire chi non vuole pagare eventuali
costi professionali oppure non ha a disposizione un pc con il quale
trasmettere la documentazione. Lo stesso beneficio si potrebbe avere
con tutti quei servizi e uffici pubblici qualora si può ottenere un
appuntamento: regione, Asl, provincia, vari servizi comunali, vigili
del fuoco, camera di commercio...Ci sarebbe anche un indubbio
abbattimento dei costi sia interni, sia per gli utenti che non
sarebbero costretti ad avventure o a perdere giornate di lavoro per
un adempimento che dura a volta 5' a volte 15' o al massimo mezz'ora.
I cittadini tornerebbero ad avere quei diritti oggi troppe volte
negati da code sbagliate, da impiegati assenti nei giorni di
ricevimento. Tra l'altro si ridurrebbe la possibilità di avere
agevolazioni dall'amico o favorire la corruzione. In questo modo
l'appuntamento sarebbe gestito da un sistema automatico. Resterebbero
ovviamente pochi casi particolari da trattare come tali con le
eccezioni del caso. Si eviterebbero anche quelle differenze poco
comprensibili, per esempio, tra comuni per la stessa pratica oppure
tra i diversi uffici provinciali, dove magari in uno trovi lo
sceriffo di turno e negli altri trovi delle persone (immagine non relativa all'articolo tratta da https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEgBTaoYO-ScJT-fP64YjLoZQs5nQSkRF4BvewaLmv-jlG5wAv7A8y5YTqnrGYf0nwt6kcZDZq-Mn__r-AmnX5B47jmZhJ1Jej52SO17jHvZlBKwWvK0ZMXRw8HOMykfDCocPQoZNk6Q8XOr6YCBeJNdmtvFUuzH61NXjl7abG5Q3PaEGDF2cLY=)
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