di Andrea Ranaldi Latina oggi I terreni circostanti alla centrale nucleare sono disseminati di rifiuti di vario genere, dai calcinacci alla plastica, passando per materiale isolante e persino amianto, tutti interrati in circostanze per ora sconosciute, di sicuro molto tempo prima che fosse avviata l'attuale fase di dismissione del sito. È quanto emerge tra le pieghe dei lavori che Sogin, la società di Stato incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha commissionato nell'ultimo anno per ispezionare il sottosuolo e quantificare la dimensione dell'area interessata dallo smaltimento illecito dei materiali di scarto. Un'attività scaturita dallo studio del suolo dopo la scoperta che le falde sono inquinante dal cloruro di vinile.
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