Premetto che non seguo in tv la serie sul disastro nucleare di Chernobyl. Queste liturgie seriali non mi entusiasmano, giacché amo il format tradizionale del film. Né devo convincermi del fallimento del nucleare che abbiamo conosciuto nel 900, i cui rifiuti saranno un problema non banale per i posteri. Poiché il successo della serie nel mondo anglosassone ha fatto esplodere il turismo verso quella meta, occorre però riflettere sul fenomeno del dark tourism, il turismo noir di...
Continua a leggere
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento