L'innovazione energetica negli edifici italiani consentirebbe di generare, nei prossimi 5 anni, un volume d'affari per le imprese del settore superiore ai 29 miliardi di euro; 130.000 posti di lavoro; investimenti in ricerca e sviluppo (r&s) fino a 290 milioni di euro; un risparmio sulle bollette di 2,5 miliardi di euro; un gettito di 4,8 miliardi (in particolare ires e iva), conseguente al maggiore fatturato. A fare i conti è lo "Studio sull'innovazione energetica negli edifici in Italia", realizzata per Engie dal Politecnico di Milano e presentato oggi al V "Forum Engie", in collaborazione con Anci ed Ambrosetti.
I consumi energetici degli edifici, rileva lo studio, rappresentano ben il 40% dei consumi totali di energia in Italia e nella media europea. Nel nostro paese, prendendo in considerazione Nord e Centro, solo il 7%, delle case e il 6% dei non residenziali è in una classe energetica di qualità elevata (A+, A, B). Il mercato dell'efficienza energetica relativo ad interventi nel settore residenziale ha un valore complessivo di oltre 3 miliardi di euro anno (dato 2016). Non solo. Dallo studio emerge che, migliorando l'efficienza energetica, si ottiene la mancata emissione nell'atmosfera di ben 5,4 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti al blocco della circolazione di 2,7 milioni di autoveicoli. E questo anche solo intervenendo sul 20% delle abitazioni del centro e nord Italia, ovvero 1 casa su 5. Per cogliere al meglio le opportunità sottolinea il gruppo energetico è necessario anche un supporto legislativo: "Guardiamo con attenzione l'iter della Legge di Bilancio - ha dichiarato Olivier Jacquier, amministratore delegato di Engie Italia - che auspichiamo possa dare una spinta decisiva a questo settore, rafforzando le regole e gli incentivi alla riqualificazione degli edifici pubblici e privati".
I consumi energetici degli edifici, rileva lo studio, rappresentano ben il 40% dei consumi totali di energia in Italia e nella media europea. Nel nostro paese, prendendo in considerazione Nord e Centro, solo il 7%, delle case e il 6% dei non residenziali è in una classe energetica di qualità elevata (A+, A, B). Il mercato dell'efficienza energetica relativo ad interventi nel settore residenziale ha un valore complessivo di oltre 3 miliardi di euro anno (dato 2016). Non solo. Dallo studio emerge che, migliorando l'efficienza energetica, si ottiene la mancata emissione nell'atmosfera di ben 5,4 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti al blocco della circolazione di 2,7 milioni di autoveicoli. E questo anche solo intervenendo sul 20% delle abitazioni del centro e nord Italia, ovvero 1 casa su 5. Per cogliere al meglio le opportunità sottolinea il gruppo energetico è necessario anche un supporto legislativo: "Guardiamo con attenzione l'iter della Legge di Bilancio - ha dichiarato Olivier Jacquier, amministratore delegato di Engie Italia - che auspichiamo possa dare una spinta decisiva a questo settore, rafforzando le regole e gli incentivi alla riqualificazione degli edifici pubblici e privati".
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