di Matteo Miglietta)
BONN - "Non abbiamo il lusso di poter aspettare centinaia di anni per cambiare la nostra società, non possiamo attendere i nostri leader nazionali". È il governatore della California, il democratico Jerry Brown, a suonare la carica davanti ai centinaia di leader locali e regionali riuniti a Bonn per partecipare alla Conferenza dell'Onu sui cambiamenti climatici (Cop 23). "La California non sta aspettando Trump", perché "i cambiamenti climatici stanno avendo effetti ovunque", ha insistito Brown fra gli applausi dei leader locali che, al termine del loro Summit, si sono impegnati a intraprendere "nuove e rapide iniziative per far rispettare gli Accordi di Parigi a tutti i livelli di governo". A Brown ha fatto eco, in chiusura del summit, l'ex governatore repubblicano Arnold Schwarzenegger: "Il fatto che Trump si sia ritirato dall'Accordo di Parigi non significa niente, grazie ai governi subnazionali", che continueranno a lavorare "come hanno sempre fatto".
La dichiarazione d'intenti approvata oggi dai leader locali stipula che lo sviluppo urbano sostenibile deve essere "parte integrante dell'urgente azione globale" necessaria per mettere in pratica l'intesa sul clima. Il documento comprende anche 19 iniziative portate avanti dagli enti locali a livello mondiale, fra cui il Patto globale dei sindaci per il clima e l'energia, di cui fanno parte 7.400 città da sei continenti, e la rete europea Platforma, alla quale aderiscono anche Anci, Aiccre e Regione Toscana.
"Attraverso il Patto dei sindaci abbiamo aperto relazioni" con le regioni e le città Usa "che si vanno sempre più consolidando. Non faremo mancare il nostro supporto per raggiungere l'obiettivo comune: consegnare alle prossime generazioni un mondo migliore" ha sottolineato il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru, che si trova a Bonn con la delegazione del Comitato europeo delle Regioni (CdR). "Se le cose restano come adesso il riscaldamento del pianeta sarà di 2,7 gradi. Dobbiamo quindi fare molto di più e andare oltre l'accordo di Parigi.
Le trasformazioni necessarie devono essere decise a livello locale", gli ha fatto eco il presidente del CdR, il belga Karl-Heinz Lambertz. Città e regioni vogliono "essere in prima linea" sulle politiche climatiche, è la linea ribadita anche dal governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, presente alla Cop in qualità di presidente del Consiglio dei Comuni e delle Regioni europee.
BONN - "Non abbiamo il lusso di poter aspettare centinaia di anni per cambiare la nostra società, non possiamo attendere i nostri leader nazionali". È il governatore della California, il democratico Jerry Brown, a suonare la carica davanti ai centinaia di leader locali e regionali riuniti a Bonn per partecipare alla Conferenza dell'Onu sui cambiamenti climatici (Cop 23). "La California non sta aspettando Trump", perché "i cambiamenti climatici stanno avendo effetti ovunque", ha insistito Brown fra gli applausi dei leader locali che, al termine del loro Summit, si sono impegnati a intraprendere "nuove e rapide iniziative per far rispettare gli Accordi di Parigi a tutti i livelli di governo". A Brown ha fatto eco, in chiusura del summit, l'ex governatore repubblicano Arnold Schwarzenegger: "Il fatto che Trump si sia ritirato dall'Accordo di Parigi non significa niente, grazie ai governi subnazionali", che continueranno a lavorare "come hanno sempre fatto".
La dichiarazione d'intenti approvata oggi dai leader locali stipula che lo sviluppo urbano sostenibile deve essere "parte integrante dell'urgente azione globale" necessaria per mettere in pratica l'intesa sul clima. Il documento comprende anche 19 iniziative portate avanti dagli enti locali a livello mondiale, fra cui il Patto globale dei sindaci per il clima e l'energia, di cui fanno parte 7.400 città da sei continenti, e la rete europea Platforma, alla quale aderiscono anche Anci, Aiccre e Regione Toscana.
"Attraverso il Patto dei sindaci abbiamo aperto relazioni" con le regioni e le città Usa "che si vanno sempre più consolidando. Non faremo mancare il nostro supporto per raggiungere l'obiettivo comune: consegnare alle prossime generazioni un mondo migliore" ha sottolineato il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru, che si trova a Bonn con la delegazione del Comitato europeo delle Regioni (CdR). "Se le cose restano come adesso il riscaldamento del pianeta sarà di 2,7 gradi. Dobbiamo quindi fare molto di più e andare oltre l'accordo di Parigi.
Le trasformazioni necessarie devono essere decise a livello locale", gli ha fatto eco il presidente del CdR, il belga Karl-Heinz Lambertz. Città e regioni vogliono "essere in prima linea" sulle politiche climatiche, è la linea ribadita anche dal governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, presente alla Cop in qualità di presidente del Consiglio dei Comuni e delle Regioni europee.
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