"Tassa sui rifiuti gonfiata, ministero: “Non abbiamo idea della dimensione del problema. Rimedi la prossima settimana”https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/11/tassa-sui-rifiuti-gonfiata-ministero-non-abbiamo-idea-della-dimensione-del-problema-rimedi-la-prossima-settimana/3970676/
Forse, per qualcuno è una sorpresa. Per chi invece segue la questione, bastava leggere le varie statistiche dell'Ispra che evidentemente i nostri amministratori o non conoscono oppure non capiscono. I comuni al di sotto dei 15 mila abitanti, nel Lazio, guadagnano dalla gestione rifiuti.
Medie regionali dei costi totali pro capite di gestione del servizio di igiene urbana, dei proventi pro capite da “tari” e/o tariffa e relative percentuali di copertura dei costi del servizio per classe di Comuni, anno 2016 http://pontiniaecologia.blogspot.it/2017/11/i-comuni-al-di-sotto-dei-15-mila.html
Ci si chiede, allo stesso modo come possa l'assessore regionale esultare per essere arrivato solo al 42,4% della raccolta differenziata e senza aver risulto nessuno nei problemi, sicuramente ereditati per colpa delle precedenti amministrazioni. Problemi che spesso significano impianti inquinanti (come sembrerebbe dalle inchieste, denunce e processi in corso), come si legge nei verbali, dalle notizie di cronaca e dal rapporto dell'Arpa Lazio illustrato in commissione alla Pisana e anche in commissione contro le ecomafie bicamerale. Senza aver dato nessuna risposta ai problemi del territorio in particolare nel comune di Latina dove sono state rilasciate due rinnovi AIA (durante l'attuale amministrazione Zingaretti) nella discarica di Borgo Montello contestati e denunciati, ancora sotto ricorso amministrativo. Sopratutto rilasciando AIA su terreni e invasi sequestrati e non sospendendo il procedimento in seguito a confische oppure senza attuare l'obbligo di legge dell'escussione delle polizze per la mancata bonifica e la mancata attuazione del post mortem.
Interessante come sempre il Rapporto Rifiuti Urbani - Edizione 2017 di Ispra ambiente. I numeri sono impietosi evidenziando il fallimento della regione Lazio, delle varie province e di tanti comuni in merito ai costi dello smaltimento dei rifiuti, alla difficoltà degli impianti. Se qualcuno fa affermazioni entusiastiche o positive o ottimistiche o non sa di cosa parla oppure è interessato e quindi molto poco attendibile. Uno dei primi provvedimenti presi dall’attuale maggioranza alla Pisana (pd, sel, legambiente) è stato quello di spostare, al termine della legislatura, l’obbligo del 65% della differenziata. Il Lazio, in controtendenza rispetto agli anni procedenti, ha aumentato la produzione dei rifiuti, fallendo nella prima delle “R”, la riduzione (vedere https:// pontiniaecologia.blogspot.it/ 2017/11/lazio-nel-2015-16- aumenta-la-produzione.html) . Nel 2016 è addirittura lontana dagli obiettivi minimi per legge del 2011 (la più bassa) con una percentuale, in base regionale, ferma al 42,4% (vedere https:// pontiniaecologia.blogspot.it/ 2017/11/la-regione-lazio-in- materia-di-raccolta.html). La situazione della provincia di Latina è drammatica, la 4.a sulle 5. Province del Lazio ferma al 41,8% (vedere https:// pontiniaecologia.blogspot.it/ 2017/11/fallimento-raccolta- differenziata-in.html). Questo fallimento civile, molto lontano da quello che è un progresso culturale, ha anche costi molto elevati. Infatti nel Lazio il costo dello smaltimento dei rifiuti pro capite nel 2016 è stato di € 251,18, maggiore del 15% della media nazionale (€ 218,31), peggio del Lazio solo Sardegna e Marche. I cittadini friulani pagano la metà dei laziali. (vedere https://pontiniaecologia. blogspot.it/2017/11/nel-lazio- il-costo-dello-smaltimento. html) . In termini assoluti con la gestione e lo smaltimento dei rifiuti nel Lazio, i cittadini penalizzati dal maggior costo in Italia 1.277.785.000 €, peggio solo la regione Lombardia. (vedere https://pontiniaecologia. blogspot.it/2017/11/la- gestione-e-lo-smaltimento-dei. html). Come sappiamo a questa situazione disastrosa, l’attuale maggioranza non ha saputo nemmeno rispondere con i necessari provvedimenti in materia di piano dei rifiuti e di prevenzione (vedere https:// pontiniaecologia.blogspot.it/ 2017/11/rifiuti-e- pianificazione-regionale.html) . A questa situazione non ha saputo ancora dare un’impronta la provincia e il comune di Latina. Non sono state rispettate le prescrizioni in alcuni impianti di trattamento dei rifiuti. Meno ancora nella discarica di Borgo Montello. Non sono bastati il sequestro dell’Indeco, la confisca di molti immobili nella discarica, alcuni dei quali in gran parte comprendenti il nuovo e distinto invaso di Ecoambiente. Stesso discorso per l’inquinamento delle falde, le puzze, gli aerosol, la fine della discarica con l’esaurimento dei volumi. Una classe dirigente che non ha nemmeno saputo dare le risposte alle richieste dei cittadini, sulla salute, la sicurezza, il risarcimento dei danni da tutti riconosciuti. Molti degli impianti per rifiuti nell’ultimo anno hanno avuto parecchi problemi, tra sequestri, polemiche, richieste e denunce dei cittadini, contestazioni sulle analisi. Anche gli impianti in provincia di Latina hanno avuto difficoltà. Dal rapporto dell’Ispra, leggendo numeri e dati, si scoprono, o meglio si confermano, molti aspetti sull’effettivo ciclo dei rifiuti che manca, spesso volutamente di una chiarezza. Quali funzionano? In quale percentuale? C’è un’effettiva qualità del prodotto finale oppure dopo i vari trattamenti finiscono in discarica o negli inceneritori? E il famoso compost, l’ultima scoperta e variante del comune di Latina, è effettivamente di qualità e conveniente?
Gli impianti di compostaggio in provincia di Latina:
1) Aprilia rifiuti in entrata quantità autorizzata 66.000 – rifiuti trattati - 27.700 – frazione umida 15.431 - verde 5.873 – fanghi 6.285 - altro111 – tecnologia fase di biossidazione br (biocelle) - csa (5). Quantità dei rifiuti in uscita 6.500 (ammendante composto con fanghi) – scarti 9.444 - totale 15.944
2) Aprilia rifiuti in entrata quantità autorizzata 45.000 – rifiuti trattati 39.286 – frazione umida 2.993 – verde 17.608 - fanghi 13.290 – altro 5.395 - tecnologia fase di biossidazione br (biocelle) (5) – quantità dei rifiuti in uscita (ammendante composto con fanghi) 11.960 scarti 563 - totale 12.523
3) Pontinia rifiuti in entrata quantità autorizzata 49.500 – rifiuti trattati 49.387 – frazione umida 47.446 – verde 1.526 – fanghi 30 – altro 385 - tecnologia fase di biossidazione br (biocelle) – quantità in uscita ammendante compostato misto 7.872 - scarto 19.695 – totale 27.567
4) Sabaudia rifiuti in entrata quantità autorizzata 20.000 – rifiuti trattati 11.266 – verdi 4.974 – fanghi 5.817 – 475 – tecnologia fase di biossidazione cr - (5) quantitativi in uscita ammendante compostato misto 4.263 - totale 4.263.
TMB Aprilia quantità autorizzata 409.200 – rifiuti trattati 374.023 – rifiuti indifferenziati 350.499 –altri rifiuti 21.751- RU 1.773 – tipologia e modalità di biostabilizzazione S+CSS - residui in uscita e destinazione CSS 127.991 - Fraz. org. Non compostata 138.462 - BS 23.828 - Metalli ferrosi 4.022 - Percolato 31.576 destinazione Incenerime nto con recupero di energia Discarica Recupero di materia Imp. di depurazione totale 325.879
Discarica rifiuti conferiti nella discarica di Borgo Montello nel 2016 Da trattamento di RU 1.176 t/a – da RS 1.424 (vedere https://pontiniaecologia. blogspot.it/2017/11/impianti- per-rifiuti-nel-lazio.html)
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