giovedì 9 giugno 2016

Xylella, Corte di giustizia Ue: “Bruxelles può obbligare l’Italia ad abbattere gli ulivi potenzialmente infetti”

Il Tar del Lazio aveva messo in dubbio la legittimità dei provvedimenti europei che disponevano l'estirpazione degli alberi vicini a quelli malati. Ora i giudici danno ragione alla Commissione: la misura "è proporzionata all’obiettivo di protezione fitosanitaria ed è giustificata dal principio di precauzione"
Via libera all’obbligo di abbattere gli ulivi potenzialmente infetti daXylella. Il verdetto arriva dalla Corte Ue, secondo cui Bruxelles “può obbligare gli stati membri a rimuovere tutte le piante potenzialmente infettate”, incluse quelle “non presentanti sintomi d’infezione, qualora esse si trovino in prossimità delle piante già infettate”. Questa misura, infatti, “è proporzionata all’obiettivo di protezione fitosanitaria” ed “è giustificata dal principio di precauzione”, in base alle prove scientifiche in possesso della Commissione.
A chiamare in causa la Corte di Lussemburgo era stato il Tar del Lazio, che aveva messo in dubbio la legittimità dei provvedimenti europei che disponevano l’abbattimento degli ulivi. Secondo i giudici amministrativi, la decisione di esecuzione varata dalla Commissione Ue il 18 maggio 2015 contrastava con la direttiva europea da cui dipende e questo ha reso illegittimi tutti i provvedimenti a cascata presi dal governo italiano. Nella decisione di esecuzione, è ordinata l’estirpazione di tutte le piante possibili ospiti di Xylella nel raggio di cento metri da quelle infette. Ciò che, solo a Torchiarolo, comporterebbe il deserto su 120 ettari a fronte di solo 40 ulivi contagiati. Ora, la decisione di Lussemburgo dà ragione a Bruxelles. Il tutto mentre pende sull’Italia una procedura d’infrazione avviata dalla stessa Commissione.  di  | 9 giugno 2016 http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/09/xylella-corte-di-giustizia-ue-bruxelles-puo-obbligare-litalia-ad-abbattere-gli-ulivi/2811993/

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