Nel Mediterraneo ogni giorno finiscono 731 tonnellate di rifiuti di plastica, e l'Italia è il terzo paese inquinatore, dopo Turchia e Spagna. Se non si adotteranno misure adeguate, la quantità di plastica dispersa nel Mare Nostrum raddoppierà entro il 2025. L'allarme viene lanciato da un rapporto dell'agenzia ambientale delle Nazioni Unite, l'UNEP.
Nel rapporto, "Valutazione della spazzatura marina nel Mediterraneo", si legge che nelle zone costiere di questo mare (entro i 50 km dalla costa) vivono 208 milioni di persone.
Queste producono 361.000 tonnellate di spazzatura ogni giorno, il 10% plastica. Il 2% di questi rifiuti finisce in mare. Il paese che disperde più plastica nel Mediterraneo è la Turchia, con 144 tonnellate al giorno. Seguono la Spagna (125), l'Italia (89,7) e la Francia (66). "I ricercatori - si legge nel rapporto UNEP - prevedono che, senza misure di contrasto, la quantità di plastica scaricata aumenterà di 2,17 volte fra il 2010 e il 2025 nel Mar Mediterraneo".
Nel rapporto, "Valutazione della spazzatura marina nel Mediterraneo", si legge che nelle zone costiere di questo mare (entro i 50 km dalla costa) vivono 208 milioni di persone.
Queste producono 361.000 tonnellate di spazzatura ogni giorno, il 10% plastica. Il 2% di questi rifiuti finisce in mare. Il paese che disperde più plastica nel Mediterraneo è la Turchia, con 144 tonnellate al giorno. Seguono la Spagna (125), l'Italia (89,7) e la Francia (66). "I ricercatori - si legge nel rapporto UNEP - prevedono che, senza misure di contrasto, la quantità di plastica scaricata aumenterà di 2,17 volte fra il 2010 e il 2025 nel Mar Mediterraneo".
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