» SANDRA RIZZA
Palermo
Alla fine del ‘93, dopo la revoca dei 41 bis,
protestai con Francesco Di Maggio, il
vicecapo del Dap (il Dipartimento dell’Amministrazione
Penitenziaria, ndr) dicendogli
che ero delusa. Lui si giustificò: mi hanno
preso la mano”. Liliana Ferraro tira fuori
dalla memoria un episodio inedito e l’udienza
romana del processo sulla trattativa
Stato-mafia si arricchisce di un piccolo colpo
di scena.
Il pm Roberto Tartaglia incalza: “Chi gli
aveva preso la mano?”E lei: “Di Maggio non
fece nomi, ma disse: sono uno peggio
dell’altro”. E poi aggiunge:
“Parlava del Dap, non era in
sintonia con il direttore Adalberto
Capriotti”.
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