è un progetto nato nel 2013 per
ridurre le barriere tariffarie e, soprattutto, non
tariffarie tra Europa e Usa. Lo scopo è uniformare
standard e procedure in vari settori in modo da far
crescere gli scambi tra Ue e Usa e da stabilire uno
standard occidentale per la globalizzazione.
Secondo uno studio del 2013, l’economia europea
potrebbe crescere di 100 miliardi grazie al Ttip,
ogni miliardo vale 14 mila posti di lavoro. Sono
stime considerate poco attendibili perché è
difficile stimare l’impatto economico di barriere
non tariffarie. Ong e movimenti lo criticano
perché temono che, via Ttip, arrivino in Europa
Ogm e carne agli ormoni (il mandato negoziale
impedisce alla Commissione ogni apertura su
questo punto) e per il ricorso a una Corte di
arbitrato in caso un investitore americano
consideri una legge di uno Stato europeo in
violazione del Ttip. L’Ue ha presentato una
proposta migliorativa su questo punto, ma gli Usa
ancora non si sono espress
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