sabato 18 giugno 2016

Sostanze dannose nei prodotti: l’Ue legifera (in ritardo) Dopo due anniLa Commissione presenta i criteri per regolare l’uso degli interferenti ormonali. Sono nella plastica e anche nei cosmetici

27
anni fa Il primo tentativo
di stabilire le norme. Ieri
le polemiche a Bruxelles
Gli
interfere nti
endocrini
sono
sostanze,
naturali e
chimiche, che
si trovano in
prodotti
alimentari e
di uso
quotidiano in
grado di
alterare il
sistema
endocrino,
che regola
l’equilibrio
ormonale del
corpo.
Poss ono
influenzare
negativa mente
divers e
funzioni vitali
come lo
sviluppo, la
crescita, la
riproduzione
e provocare
alcune
patologie
come
malformazioni
congenite dei
neonati, la
formazione di
tumori
( tiroide,
ovaio) e
l’altera zione
del sistema
immunitario
umano » GIOVANNA BORRELLI
Dopo più di due anni di attesa,
una condanna da
parte della Corte di giustizia
europea e diverse
denunce da parte del Parlamento
europeo, ieri la Commissione europea
ha presentato a Bruxelles i
nuovi criteri per regolare l’u so
degli interferenti endocrini, sostanze
naturali e chimiche che alterano
gli ormoni degli animali e
d el l’uomo. E che sono ritenute
causa di molte gravi malattie (tumori,
infertilità, obesità, diabete,
disturbi neuro-comportamentali).
SONO STATE PRESENTATE due
proposte: una definisce le nuove
regole per riconoscere gli interferenti
endocrini nei pesticidi;
l’altra riguarda i cosiddetti biocidi,
sostanze presenti in migliaia di
prodotti, dai cosmetici alle plastica
(elencati anche nel decalogo
per il cittadino del ministero
del l’Ambiente italiano Conos ci,
riduci, previeni gli interferenti endocrini):
dal bisfenolo A, usato nel
policarbonato – ad esempio, la
plastica di molti recipienti per uso
alimentare come le bottiglie
per bibite i piatti e le tazze - al Pfoa,
in passato utilizzato come rivestimento
delle pentole antiaderenti;
fino al Dehp, plastificante
presente nel Pvc (vassoi, pellicole,
imballaggi). La lista sareb -
be ancora molto lunga, perché esistono
sostanze che pur avendo
una bassa potenza di “disturbato -
re”dell’equilibrio ormonale, possono
provocare gravi conseguenze
sullo sviluppo e sulla crescita
dell’individuo a una esposizione
prolungata. Ma l’iter per l’appro -
vazione finale delle bozze di legge
non sarà breve: entrambe dovranno
passare al vaglio del Parlamento
e del Consiglio

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