qARRIVA UN’ALTRA conferma dell’esistenza
delle onde gravitazionali. Secondo
quanto riportato dalla Università del
Maryland, uno degli enti partecipanti al progetto
Ligo, la rilevazione sarebbe avvenuta il
26 dicembre 2015, a soli tre mesi di distanza
dalla prima. Sebbene i segnali si siano dimostrati
più deboli che in precedenza, secondo
gli esperti è la conferma dell’esistenza delle
perturbazioni dello spazio-tempo previste
da Albert Einstein, che potrebbe ben presto
portare la comunità scientifica a una prima
mappatura dei buchi neri presenti nell’universo.
Le onde sarebbero state il prodotto infatti
della fusione di due buchi neri avvenuta
1,4 miliardi di anni fa. La misura dell’e ccezionalità
della scoperta è data dalle parole di Federico
Ferrini, direttore dello European Gravitational
Observatory (Ego): "Gli osservatori
per onde gravitazionali rappresentano uno
strumento unico per indagare il cosmo perché
questi particolarissimi messaggeri cosmici
portano con sé informazioni che non
saremmo in grado di ottenere in altro modo".
Con grande entusiasmo e curiosità, è dunque
attesa l’entrata in funzione del l’interfe ro metro
europeo Virgo il prossimo novembre.
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