Dopo le dimissioni del sindaco Di
Giorgi, novembre 2014, poi ritirate cambiando alcune deleghe, con le
inchieste sull'urbanistica (e non solo) era chiaro che la sua
maggioranza non sarebbe arrivata alla fine della consiliatura. Hanno
iniziato a cercarmi vari esponenti (tutti della precedente
maggioranza di Di Giorgi) sia per verificare la possibilità di
collaborare nelle iniziative ambientali, sia per propormi eventuali
possibilità di candidature, nomine e incarichi per la successiva
tornata elettorale. Ancora prima che cadesse definitivamente Di
Giorgi, quindi nei mesi di aprile e maggio 2015, dicevo che
sicuramente ci sarebbe stato il ballottaggio (e non era certo
difficile) e che i possibili esponenti erano 3: dalla vecchia
maggioranza (anche se spaccata, uno che non aveva fatto l'assessore),
del pd e del M5S. Ovviamente se al ballottaggio ci andava il
candidato del M5S avrebbe vinto facilmente perchè la parte (pd o ex
maggioranza) che non andava al ballottaggio avrebbe fatto votare per
il M5S. Siccome alcuni “movimenti” di certi “personaggi” mi
facevano pensare che c'era in atto il tentativo di sabotare la lista
del M5S non facendola certificare come spesso era successo. La
mancata certificazione del M5S avrebbe aperto la strada ad una vera
lista civica offrendo, alla lista civica, la vittoria al
ballottaggio. Inutile continuare a ripetere una delle tante bufale
che nel giugno 2015, secondo un pseudo esponente del M5S, lo stesso
M5S mi avrebbe offerto una candidatura ad assessore. Di certo, per il
regolamento interno, non potevo essere un candidato del M5S. Tra le
varie proposte di cui sopra, della destra, nessuna prevedeva
esplicitamente la promessa di un assessore, anche se molti di questi
interlocutori mi indicavano come il naturale “assessore
all'ambiente”. Quando i sondaggi indicavano Forte del pd come il
favorito, mi è stato fatto chiedere, dal pd provinciale, di
candidarmi con la lista di professionisti collegati al candidato
sindaco Forte. Naturalmente ho detto di no per motivi che penso siano
facili da intuire. Secondo alcuni vicini ai due candidati Calandrini
e Forte avevo la sensazione che entrambi temessero di incontrare nel
ballottaggio Coletta, per i motivi di cui sopra. Un amico, durante la
campagna elettorale mi ha chiesto se ero per Forte o per Coletta,
perchè “il pd è la proposta e Coletta la protesta. La protesta
non ha mai governato e portato nulla”. Gli ho risposto che non mi
risultavano la proposta di Forte, scusa quale proposta? E tantomeno
la protesta di Coletta che mi sfuggiva quando l'avesse manifestata.
Comunque ho risposto che non ero per Forte perchè la sua “proposta”
poteva attuarla da consigliere regionale quale era e resterà. E che
Coletta non lo conoscevo. Adesso siamo al ballottaggio tra
Calandrini e Coletta. Da quanto leggo è stata una bruttissima
campagna nelle ultime due settimane, di basso livello. Sempre da
quanto leggo non mi sembra che sia per le proposte che per alcune
persone che sostengono l'uno o l'altro ci siano elementi eclatanti.
Tutto facilmente prevedibile. Secondo alcuni “opinion leader” (o
presunti tali), il risultato è scontato, ma la “vivacità” della
campagna elettorale fa pensare al contrario così come la possibilità
di raggiungere le varie persone negli ultimi decisivi giorni. Poi
contano molto nell'elettorato alcune parole precise come
“esperienza”, “capacità”, “rinnovamento”. Comunque i
giochi sono fatti. Di certo chiunque vinca dovrà avere la capacità
di evitare il 3. commissariamento consecutivo, sicuramente il
percorso sarà pieno di trappole amministrative, finanziarie, legali.
Sicuramente la stanchezza e la durezza della campagna elettorale
peseranno nei primi giorni insieme alle necessarie e pressanti prime
decisioni da prendere per il primo cittadino da lunedì fino almeno a
settembre, per poi, speriamo, arrivare ad un periodo di
amministrazione ordinaria. Entrambi i candidati stressati dalla
campagna elettorale hanno dovuto rimandare (per scaramanzia e
mancanza di tempo, per opportunità) la vera squadra amministrativa,
oltre alle scelte degli assessori ancora incompleta. Di certo ho
evitato l'errore di qualche amico che abita in altri comuni, come me,
e che quindi non poteva votare, dire voto per ... candidato sindaco.
Spero vinca il candidato sindaco capace di attuare il suo programma e
di garantire nella governabilità il rispetto umano, delle persone,
della realtà territoriale, senza sogni in grado di ridare “dignità
a Latina” come diceva il presidente Zingaretti. Lo so che è un
utopia, ma vorrei ci fosse una legge che retroceda le squadre della
serie B nelle città dove non si raggiunge il 65% della
differenziata. Se fosse un obbligo Latina diventerebbe una città
civile ed efficiente nel giro di un mese...
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