sabato 18 giugno 2016

Calandrini o Coletta? come arrivare a Latina al 65% di raccolta differenziata nel giro di un mese

Dopo le dimissioni del sindaco Di Giorgi, novembre 2014, poi ritirate cambiando alcune deleghe, con le inchieste sull'urbanistica (e non solo) era chiaro che la sua maggioranza non sarebbe arrivata alla fine della consiliatura. Hanno iniziato a cercarmi vari esponenti (tutti della precedente maggioranza di Di Giorgi) sia per verificare la possibilità di collaborare nelle iniziative ambientali, sia per propormi eventuali possibilità di candidature, nomine e incarichi per la successiva tornata elettorale. Ancora prima che cadesse definitivamente Di Giorgi, quindi nei mesi di aprile e maggio 2015, dicevo che sicuramente ci sarebbe stato il ballottaggio (e non era certo difficile) e che i possibili esponenti erano 3: dalla vecchia maggioranza (anche se spaccata, uno che non aveva fatto l'assessore), del pd e del M5S. Ovviamente se al ballottaggio ci andava il candidato del M5S avrebbe vinto facilmente perchè la parte (pd o ex maggioranza) che non andava al ballottaggio avrebbe fatto votare per il M5S. Siccome alcuni “movimenti” di certi “personaggi” mi facevano pensare che c'era in atto il tentativo di sabotare la lista del M5S non facendola certificare come spesso era successo. La mancata certificazione del M5S avrebbe aperto la strada ad una vera lista civica offrendo, alla lista civica, la vittoria al ballottaggio. Inutile continuare a ripetere una delle tante bufale che nel giugno 2015, secondo un pseudo esponente del M5S, lo stesso M5S mi avrebbe offerto una candidatura ad assessore. Di certo, per il regolamento interno, non potevo essere un candidato del M5S. Tra le varie proposte di cui sopra, della destra, nessuna prevedeva esplicitamente la promessa di un assessore, anche se molti di questi interlocutori mi indicavano come il naturale “assessore all'ambiente”. Quando i sondaggi indicavano Forte del pd come il favorito, mi è stato fatto chiedere, dal pd provinciale, di candidarmi con la lista di professionisti collegati al candidato sindaco Forte. Naturalmente ho detto di no per motivi che penso siano facili da intuire. Secondo alcuni vicini ai due candidati Calandrini e Forte avevo la sensazione che entrambi temessero di incontrare nel ballottaggio Coletta, per i motivi di cui sopra. Un amico, durante la campagna elettorale mi ha chiesto se ero per Forte o per Coletta, perchè “il pd è la proposta e Coletta la protesta. La protesta non ha mai governato e portato nulla”. Gli ho risposto che non mi risultavano la proposta di Forte, scusa quale proposta? E tantomeno la protesta di Coletta che mi sfuggiva quando l'avesse manifestata. Comunque ho risposto che non ero per Forte perchè la sua “proposta” poteva attuarla da consigliere regionale quale era e resterà. E che Coletta non lo conoscevo. Adesso siamo al ballottaggio tra Calandrini e Coletta. Da quanto leggo è stata una bruttissima campagna nelle ultime due settimane, di basso livello. Sempre da quanto leggo non mi sembra che sia per le proposte che per alcune persone che sostengono l'uno o l'altro ci siano elementi eclatanti. Tutto facilmente prevedibile. Secondo alcuni “opinion leader” (o presunti tali), il risultato è scontato, ma la “vivacità” della campagna elettorale fa pensare al contrario così come la possibilità di raggiungere le varie persone negli ultimi decisivi giorni. Poi contano molto nell'elettorato alcune parole precise come “esperienza”, “capacità”, “rinnovamento”. Comunque i giochi sono fatti. Di certo chiunque vinca dovrà avere la capacità di evitare il 3. commissariamento consecutivo, sicuramente il percorso sarà pieno di trappole amministrative, finanziarie, legali. Sicuramente la stanchezza e la durezza della campagna elettorale peseranno nei primi giorni insieme alle necessarie e pressanti prime decisioni da prendere per il primo cittadino da lunedì fino almeno a settembre, per poi, speriamo, arrivare ad un periodo di amministrazione ordinaria. Entrambi i candidati stressati dalla campagna elettorale hanno dovuto rimandare (per scaramanzia e mancanza di tempo, per opportunità) la vera squadra amministrativa, oltre alle scelte degli assessori ancora incompleta. Di certo ho evitato l'errore di qualche amico che abita in altri comuni, come me, e che quindi non poteva votare, dire voto per ... candidato sindaco. Spero vinca il candidato sindaco capace di attuare il suo programma e di garantire nella governabilità il rispetto umano, delle persone, della realtà territoriale, senza sogni in grado di ridare “dignità a Latina” come diceva il presidente Zingaretti. Lo so che è un utopia, ma vorrei ci fosse una legge che retroceda le squadre della serie B nelle città dove non si raggiunge il 65% della differenziata. Se fosse un obbligo Latina diventerebbe una città civile ed efficiente nel giro di un mese...

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