venerdì 10 giugno 2016

Governo Renzi contro Regione Puglia: Consiglio dei ministri impugna la legge varata per Xylella ma pensata per Tap

Il cdm trascina l'ente guidato da Michele Emiliano di fronte alla Corte Costituzionale per la legge con cui la Regione ha introdotto il vincolo del mantenimento, per sette anni, della destinazione agricola dei terreni interessati da estirpazioni di ulivi a causa di Xylella. La vera partita, però, è il gasdotto Tap
Si scrive Xylella, si legge Tap: il Consiglio dei ministri trascina laRegione Puglia di fronte alla Corte Costituzionale. Ha deliberato oggi l’impugnativa della legge varata l’11 aprile scorso, quella con la quale è stato introdotto il vincolo delmantenimento, per sette anni, della destinazione urbanistica dei suoli colpiti dal patogeno da quarantenaTuttavia, la partita travalica la questione ulivi e sconfina nel braccio di ferro sulgasdotto che dall’Azerbaijan è pronto a sbarcare nel Salento. Perché, leggendo tra le righe ma neanche tanto, è evidente che la norma pugliese dichiarata “urgente” ponga degli ostacoli non da poco alla realizzazione dell’infrastruttura energetica, che non ha i requisiti richiesti per le opere risparmiate e ricade appieno nelle aree infette, corrispondenti all’intera provincia di Lecce.
Dunque, si ritorna allo scontro, ad appena 24 ore dalla sentenza con cui la Corte di Giustizia Ue di fatto ha sdoganato i tagli di massa delle piante, anche se non nell’immediato. Come comunicato ufficialmente dalla presidenza del Consiglio, “l’impugnativa è stata decisa in quanto la norma, istituendo un vincolo di natura urbanistica su determinate aree, viola l’articolo 117, terzo comma della Costituzione, con riferimento alla materia “produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia”, nonché il principio di uguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione”. Inoltre, si ritiene lesiva degli articoli 41, 42 e 43 della Costituzione, quelli che tutelano la libera iniziativa economica e la proprietà privata, oltre che dei principi comunitari in materia di libera circolazione delle persone e di stabilimento (articoli 43 e 49 del Trattato Ue), contraddicendo, così, anche l’articolo 117, primo comma, della Costituzione.
Il governatore pugliese Michele Emiliano da subito, invece, aveva messo le mani avanti: “Non incidiamo sulla pianificazione e quindi sulla potestà dei Comuni – aveva spiegato – e non introduciamo un vincolo urbanistico, ma una prescrizione limitata nel tempo che rientra tra le potestà legislative temporanee”. La legge è frutto di una lunga, tribolata, attività di mediazione interna innanzitutto al Pdnasce dalla proposta del consigliere democratico Sergio Blasi e inizialmente estendeva il vincolo di destinazione urbanistica a 15 anni. E’ stata bocciata una prima volta dal Consiglio regionale, che l’ha approvata, modificata, il 31 marzo scorso.
Il contesto in cui è maturata è noto: da una parte una discoteca, dall’altra alcune abitazioni, più in là il progetto di un centro commerciale al posto degli ulivi. Il freno alla cementificazioneè stato ritenuto necessario. La legge, però, proprio per tentare di svincolarsi dalla mannaia della Corte Costituzionale, ha un’appendice: fa salva “la realizzazione di opere pubbliche prive di alternativa localizzativa e necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente e per le quali sia stata svolta con esito positivo la valutazione di impatto ambientale (VIA) e ricorrano congiuntamente i seguenti requisiti: a) che l’opera autorizzata con procedura VIA abbia un livello di progettazione esecutiva e sia immediatamente cantierabile; b) che si sia adempiuto a tutte le prescrizioni rivenienti dal provvedimento VIA e che la relativa verifica di ottemperanza sia stata asseverata da tutti gli enti competenti; c) che l’opera oggetto di autorizzazionesia coerente con ulteriori opere tecnicamente connesse che dovessero risultare necessarie all’esercizio dell’opera stessa, nonché con il contesto produttivo territoriale”. Ecco perché il gasdottoTap entra in gioco: perché è sì autorizzato ma ha una fase di progettazione definitiva; perché la verifica di ottemperanza alle prescrizioni è ancora abbondantemente in corso; perché il metanodotto Snam che dovrà connetterlo alla rete nazionale del gas, dopo un percorso di 55 chilometri, è tuttora in fase di valutazionedi  | 10 giugno 2016 http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/10/governo-renzi-contro-regione-puglia-consiglio-dei-ministri-impugna-la-legge-varata-per-xylella-ma-pensata-per-tap/2817909/

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