sabato 7 maggio 2016

Paestum templi e parco archeologico Gaffe, Batman vicino all’E rc o l e e stipendi: i signori dei musei Lo stato dell’ar te A nove mesi dalle nomine, ecco cosa hanno fatto i 20 nuovi “manager ”

78-145 mila
La “busta paga”
Per i predecessori
era di 30-35 mila euro
CAMILLA TAGLIABUE
Il sito del museo non funziona?
Pazienza, è più
co ol avere Sen tim ent su
T ri pA dv is or . I visitatori
sono pochi? Attiriamoli con
Batman di fianco all’E rco le
Farnese. Gli incassi sono risibili?
Affittiamo la località
per matrimoni vista templi. E
via così: questo stanno facendo
i 20 direttori dei principali
musei statali, nominati ad agosto
da Franceschini, con
un costo per lo Stato di 2-2,5
milioni di euro all’anno. I loro
stipendi variano da 145 a
78 mila euro (+ 40 o 15 mila di
bonus), contro i 30-35 mila
dei predecessori. A quasi 9
mesi dalla nomina, e a quasi
un anno dei quattro della carica,
tutti i manager sono indaffarati
nel rilancio dei rispettivi
musei: alcuni con operazioni
felici, come il rientro
di una pala del Perugino
per Brera, o l’a de gu am en to
della Galleria di Urbino per i
disabili, o la riapertura
dell’Archeologico calabrese.
Altri, invece, si stanno sbizzarrendo
con il maquillage
più che con interventi strutturali:
c’è chi vuole sfrattare
un asilo per aprire un ristorante,
chi fa strisciare Jan Fabre
in Piazza della Signoria,
chi invita Federica Pellegrini
a tuffarsi nelle “piscine”della
Reggia di Caserta... La valorizzazione
è garrula, anche
per questo il 7 maggio a Roma è stata indetta la manifestazione
“Emergenza cultura”.
Una delle tante, benché minori,
conseguenze della riforma
del Mibact è il caos online:
alcuni siti museali non
funzionano, o sono in allestimento
perenne, o “attivi, ma
in forma ridotta”, come quello
del Polo Museale Fiorentino,
che comprende i frequentatissimi
Uffizi e Accademia,
gli stessi che poi si lamentano
dell’acquisto dei biglietti
sui portali non ufficiali
o dai bagarini in strada. In
compenso, il Mibact “ha voluto
fornire ai musei uno
strumento che permette di
monitorare la propria immagine
digitale”: servizio appaltato
a Travel Appeal, start
up fiorentina del renziano
Mirko Lalli. Quanto agli ultimi
stanziamenti Cipe, ne beneficeranno
12 musei su 20
per un totale di 252 milioni di
euro su quasi un miliardo.
Galleria Borghese (Roma).
Anna Coliva, unica riconfermata,
a dicembre si lamentava
del “numero contingentato
di visite e della

Nessun commento: