VIRGINIA DELLA SALA
Salonicco, Grecia. Ieri, uno alla
volta, premier e ministri europei
hanno firmato simbolicamente
un tubo bianco. A presiedere
la cerimonia, c’era il capo del governo
greco Alexis Tsipras, che ha parlato
di una grande opportunità economica
per la nazione. Era l’inaugurazio -
ne del Tap, acronimo per Trans Adriatic
Pipeline, che in italiano si traduce
più o meno con “gasdotto transadriatico”
perché si tratta appunto di un tubo
che attraversa il Mar Adriatico per
collegare i gasdotti che dall’Azerbai -
gian arrivano al confine tra Turchia e
Grecia e da lì all’approdo di San Foca,
a Melendugno in provincia di Lecce.
Grecia e San Foca. Mentre il neo ministro
dello sviluppo economico Carlo
Calenda interveniva alla cerimonia,
spiegando come l’efficienza delle autorità
preposte alla tutela ambientale
avesse garantito l’inizio dei lavori in
tempo, cioè prima della scadenza
dell’autorizzazione unica del 16 maggio,
e fosse riuscita a preservare “la costa
pugliese”, a Melendugno il sindaco
Marco Potì inviava una comunicazione
ai vari enti coinvolti annunciando
di aver formalmente dichiarato decaduta
“per decorso dei termini” p r oprio
quell’autorizzazione unica, rilasciata
alla società dal Mise, il ministero
dello Sviluppo economico, il 20
maggio 2015. Con grande efficienza, il
Mise in mattinata aveva inviato una
comunicazione in cui diceva di ritenere
“congrua la comunicazione di inizio
dei lavori” fatta da Tap il 13 maggio.
Una nota in risposta a ben tre enti
che, nelle settimane scorse, avevano
messo in dubbio la legittimità della data
di avvio. Prima il Comune di Melendugno,
poi l’Autorità di bacino e
poi, in parte, il Dipartimento regionale
opere pubbliche ed ecologia.
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