mercoledì 18 maggio 2016

GIOVANE! VOTA ANTONIO, VOTA ANTONIO… elezioni comunali 2016 Pontinia

 I giovani, i giovani… Per chi voteranno i giovani? Alcuni candidati e una lista intera si pongono come paladini dei giovani e cercano di intercettarne i voti e i desideri. Basta fare qualche riferimento all’età dei candidati o al fatto chi si è nuovi e già questo dovrebbe bastare a stuzzicarne la curiosità e a garantire il loro voto. Peccato che le cose siano molto più complicate degli slogan. Intanto di quali giovani stiamo parlano? Quelli nati negli anni ’70 e ’80 solo in Italia sono ancora considerati giovani visto che parliamo di gente che si avvia o ha superato i 40 anni. Sono uomini e donne, insomma. Ma continuiamo a chiamarli giovani perché gli abbiamo tolto tutto e l’Italia non può garantirgli un futuro da adulto: sono precari, sottopagati, senza pensione e, soprattutto, gli è stata spenta ogni velleità di cambiamento. Perché lo scambio per entrare nel mondo degli adulti è molto semplice: non avere voglia di cambiare niente, rispetta il futuro del padre e vedrai che qualche briciola arriva pure te. Ritornano nel nostro recinto di Pontinia piccolo paese nella piana pontina, si nota come nei programmi si vola molto basso per coinvolgere i giovani. In pratica non c’è nulla, solo qualche riferimento alle associazioni, ma sembra una frase buttata lì. Magari ancora si crede che per intercettare i voti dei giovani basta loro garantire la capacità di far festa e alimentare la “movida”. Invece il tessuto giovanile di Pontinia si regge sulle associazioni, sportive e culturali. Le prime sono abbastanza tutelate e possono godere almeno di un campo dove praticare i loro sport. Per quelle culturali invece siamo in alto mare. Tralasciando lo scandalo di una biblioteca chiusa, basta chiedere a chi gestisce il Map o lo Sportello Giovani quanto guadagnano per svolgere un servizio comunale ma senza le garanzie di un posto pubblico. Sembrano quasi dei contentini buttati lì, perché il mondo dei grandi non crede fino in fondo in questi servizi. Nei programmi addirittura non c’è nessun confettino, ma appunto tutto si basa su presunte affinità generazionali. I giovani e le loro associazioni non chiedono molto. Solamente di essere trattate alla pari di altre associazioni del territorio, come ad esempio la Pro Loco. I candidati potrebbero semplicemente dire: ci saranno bandi con fondi garantiti ogni anno per finanziare le attività culturali e ricreative. Basta avere i conti a posto e garantire la massima trasparenza. La Giunta Tombolillo lo aveva fatto per un solo anno e solo una associazione era riuscita ad ottenere qualcosa. Poi l’esperimento non è più stato riproposto, meglio finanziare direttamente e arbitrariamente chi decide il politico di turno in base a come si sveglia la mattina. Il merito e la trasparenza vengono sempre dopo la riconoscenza. Lo Zappo lozappopontino@gmail.com

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