domenica 8 maggio 2016

2.a parte Claudio Gatto e don Felipe a Borgo Montello presentazione del libro di Felice Cipriani sull'omicidio di don Cesare Boschin.

Per don Felipe (Filippo) che aveva conosciuto don Cesare, essendo stato ospite ed avendo collaborato con lui a Borgo Montello non è possibile, per un paese civile, quale dovrebbe essere l'Italia, che non si sia indagato a fondo per capire le cause, il movente e i responsabili dell'omicidio.
Si è chiesto perchè non sono state sentite tutte le persone che viveano nella zona che frequentavano abitualmente don Cesare. I Vescovi avrebbero chiesto di chiudere la pratica per evitare di parlare di certi argomenti.

Claudio Gatto ha ripercorso più volte la storia della sua amicizia e collaborazione con don Cesare, a Latina, nell'altra presentazione del libro, aveva parlato di alcuni aspetti, ieri ha voluto ripercorrere la storia della droga in quanto, nella seconda metà degli anni '60, Borgo Montello era diventato il centro di smistamento.
Dal porto turistico di Nettuno, dove arrivavano i carichi di droga, una persona con la Renault 5 bianca arrivava al borgo da dove poi partiva verso le vari città e località.
Informato don Cesare del problema il Parroco informava le famiglie che procedevano ad attuare, nei confronti dei giovani vittime della droga, il “metodo Muccioli”.
Poi negli anni '70 è arrivato il traffico e lo smaltimento dei rifiuti, con la discarica insieme ai trucchi per aumentare il peso dei rifiuti e di conseguenza maggiorare il guadagno per chi smaltiva in discarica.

Anche di questo aspetto veniva informato don Cesare che poi avrebbe iniziato ad attivarsi, impegnandosi in difesa del territorio fino alla data della sua morte.

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