mercoledì 15 febbraio 2012

acqua pubblica ancora non risolto il problema arsenico da acqualatina

Latina Oggi, Martedì 14 Febbraio 2012

Entro febbraio l’appalto per il dearsenizzatore
Arsenico nell’acqua, l’impegno del gestore

PROSEGUE secondo i piani il contrasto all’arsenico di Acqualatina spa. A ribadirlo è proprio il gestore del servizio idrico in una nota diramata per rettificare un articolo pubblicato su Latina Oggi venerdì 10 febbraio. «Il Piano - precisa il gestore - prevede investimenti per oltre 14 milioni di euro di cui oltre 4 già realizzati o in corso di realizzazione. A questo va aggiunto l’importo del finanziamento elargito dalla Regione Lazio di circa 2,3 milioni, per un totale di circa 17 milioni di euro. Così in pochi mesi il problema è stato risolto già nella frazione di Campoleone (Aprilia), nel Comune di Cori, nel Comune di Sermoneta e nell’80% del territorio comunale di Cisterna di Latina ». Ma il servizio di venerdì verteva sui disagi nei borghi. A tal riguardo Acqualatina spiega: «Per i borghi di Latina e i Comuni di Anzio e Nettuno si richiedono interventi tecnici più complessi e il completamento dei lavori è previsto, come definito nel piano d’interventi, entro il prossimo 31 dicembre. Per i Borghi di Latina e il Comune di Aprilia, nello specifico, entro il mese di febbraio verrà aggiudicata la gara d’appal - to per la fornitura dell’impianto di dearsenizzazione, per un investimento di circa 4 milioni di euro. Tra l’altro, non trovano fondamento le accuse secondo le quali il Gestore non “ha operato per risolvere la questione in tempi r a g i o n evo l i ”; già dal 16 Dicembre 2010, infatti, Acqualatina spa ha sopperito all’emergenza attivando un sistema di approvvigionamento sostitutivo tramite la consegna presso asili nido e scuole materne di distributori automatici di acqua potabile, nonché la predisposizione di autobotti posizionate presso i centri cittadini, poi sostituite con serbatoi fissi al fine di contenere maggiormente i costi di servizio, e la predisposizione dei primi interventi tecnici sulle centrali di produzione. Fermo restando l’impegno e l’obbli - go di risolvere quanto prima il problema, occorre chiarire che l’allarme sui valori di arsenico, che l’articolo definisce come “una condanna che pende sulle teste dei cittadini” è assolutamente fuori luogo e infondato. A tal proposito, va ricordato che i limiti di legge sono dettati da precisi dati scientifici emanati da organi di rilevanza nazionale e internazionale ».

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