Ben tornati all’appuntamento con la newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi si occupa delle future applicazioni dell’Intelligenza Artificiale alla medicina. Con l’aiuto di due professionisti sanitari, analizza il modo con cui l’integrazione tra algoritmi e mente umana potrà servire non solo a individuare le terapie migliori, ma anche a predire alcune diagnosi. Anche delle malattie legate ai cambiamenti climatici. Clima al centro dell’intervista realizzata con lo storico ambientalista Fabio Balocco, che dopo 30 anni di attivismo lancia una provocazione: “Se non facciamo di pari passo la battaglia per la decrescita, per movimenti giovanili e grandi gruppi come Wwf o Legambiente non ci sarà futuro”. Nello spazio dedicato alle associazioni, ospitiamo gli interventi di Italia Solare, che mostra, dati alla mano, come il 1° maggio rappresenti una data storica in termini di costi sull’energia elettrica, grazie al fotovoltaico, e di Legambiente che ci racconta i progetti culturali sostenibili sulle Alpi, con l’assegnazione di 19 bandiere verdi. Infine, nella rubrica Verdi si diventa, parliamo di veganesimo. Anzi, di come parlare con chi mangia animali e convincerlo a smettere. Con pacatezza. Buona lettura.

Intelligenza Artificiale e medici, l’integrazione che potrà anticipare diagnosi e salvarci la vitadi Elisabetta Ambrosi Lettura delle immagini e diagnosi molto più accurate, che vedono dove l’occhio umano non arriva; previsione dell’insorgenza di eventi e patologie con anticipo; scoperta in maniera più rapida e meno costosa di nuovi farmaci, tra cui antibiotici; cure personalizzate. Il connubio tra Intelligenza Artificiale e medicina – spiegano nel libro Guida facile all’intelligenza artificiale in medicina (Il Pensiero Scientifico editore) il prof. Alberto Eugenio Tozzi, responsabile dell’Unità di Ricerca Medicina predittiva e preventiva dell’Ospedale Bambin Gesù e la prof.ssa Diana Ferro della stessa Unità – non è dunque un futuro dominato da medici robot o algide diagnosi algoritmiche, ma una integrazione tra l’esperienza umana e quella degli algoritmi, addestrati con dati di ogni tipo ed anche eterogenei: clinici, genetici, ma anche ambientali. (Continua a leggere)
Il libro
“Per un’ecologia dell’intelligenza artificiale. Dialoghi tra un filosofo e un informatico”Vincenzo Ambriola, Adriano Fabris Castelvecchi editore, pagg. 72, euro 12,5 L’avvento dell’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini dell’umano, intrecciando in modo inesorabile tecnologia e coscienza. Due studiosi, portando le loro diverse lenti, si confrontano su questa rivoluzione epocale. Mentre l’informatico ci guida attraverso i meandri dell’algoritmo, svelando le potenzialità e i limiti di questa nuova intelligenza, il filosofo ci invita a riflettere sulle implicazioni morali di questa trasformazione. Vincenzo Ambriola – Etico informatico, già professore di Informatica e direttore del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, attualmente si occupa degli aspetti tecnologici, etici e sociali dell’intelligenza artificiale. Adriano Fabris – Professore di Filosofia morale all’Università di Pisa, è a capo di un gruppo di lavoro della FAIR (Future of Artificial Intelligence Research) sulla progettazione legale ed etica di sistemi di intelligenza artificiale. |
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