Nelle foreste vergini dei Carpazi si consuma da decenni un grosso bluff, come la danza truffaldina della pallina nascosta sotto una delle tre campanelle appoggiate sul tavolino. Il commercio illegale di legname in Romania – che rifornisce pubblici, privati, multinazionali – è tra i fenomeni più diffusi, ma anche più complicati da scovare. Perché il problema sorge nel momento in cui si cercano i colpevoli. Il ministero dell’Ambiente romeno e l’istituto che ha lavorato all’inventario forestale (Ifn) hanno calcolato, con una stima approssimativa, che ogni anno vengono tagliati legalmente circa 20 milioni di metri cubi di alberi, illegalmente, invece, 15.