venerdì 29 luglio 2022

Il Fatto di domani. M5S, intervista a Giuseppe Conte: "I due mandati sono una garanzia per il Paese". Si vota col Rosatellum: ecco perché i conti di Letta sono sbagliati

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M5S, intervista a Giuseppe Conte: "I due mandati sono una garanzia per il Paese"

M5S, NO ALLA DEROGA DEI DUE MANDATI, PARLA CONTE. Questa mattina, poco prima che la notizia deflagrasse sulla stampa, l’ex premier lo aveva comunicato ai diretti interessati: fine dei giochi, nessuna deroga per chi ha già al suo attivo due mandati parlamentari. Nel pomeriggio, poi, la decisione ufficiale, che lascia fuori dalla corsa politica nomi del calibro di Roberto Fico, Paola Taverna, Alfonso Bonafede, Vito Crimi e Riccardo Fraccaro. Conte ha motivato così la scelta: “Non cambia la regola che il Movimento si è imposto dalla prima ora come forma di garanzia affinché gli eletti possano dedicarsi al bene del Paese, senza lasciarsi distrarre dai propri destini personali”. Sul Fatto di domani leggerete un’ampia e approfondita intervista al leader dei 5S che si allinea, quindi, al volere del garante, Beppe Grillo, il quale più volte nei giorni scorsi aveva ribadito che il limite dei due mandati resta uno dei fari del Movimento. L’ex premier ha anche assicurato che servirà comunque l’impegno di tutti in campagna elettorale. Immediate le reazioni. “Mi auguro con tutto il cuore che sia la scelta giusta per il campo giusto”, ha commentato, per esempio, Carlo Sibilia, deputato M55 e sottosegretario all’Interno, anch’egli al secondo mandato. E i social si sono riempiti in poche ore di commenti, molti dei quali negativi. Una decisione che potrebbe avere, infatti, non poche ripercussioni sulle urne, poiché quei big godono ancora di ampio consenso. E allora i pentastellati devono correre ai ripari, e lo fanno per esempio annunciando l’ufficialità della candidatura dell’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, che correrà nonostante la condanna per i fatti di piazza San Carlo.

C’È POSTO PER TUTTI (FORSE): IL CAMPO LAIDO E LA SPARTIZIONE DELLE LISTE. Ci sono la faccia e il nome di Carlo Calenda, ma assomiglia sempre più a Forza Italia: oggi anche l’ex ministra Mara Carfagna, un tempo fedelissima di Berlusconi, ha annunciato in un’intervista al Corriere della Sera di voler entrare in Azione. “Una persona seria e coraggiosa che ci aiuterà a costruire un grande partito liberale, riformista e popolare” ha commentato lo stesso Calenda, che l’ha inserita, insieme con Gelmini, nella segreteria di Azione, ma non ha ancora deciso se coalizzarsi con il Pd. I cui elettori, come abbiamo visto particolarmente disorientati, potranno ritrovarsi sulla scheda anche lei, oltre a Brunetta e forse addirittura a Renzi. E chissà come faranno questi alleati a parlare con Fratoianni e Bonelli, anche loro saliti sul carro di Enrico Letta. Sul Fatto di domani ricorderemo non solo cosa si sono detti negli anni questi ex avversari, ma analizzeremo le loro “agende” sociali, la loro visione del mondo rispetto, per esempio, alla povertà e alle misure per contrastarla. A proposito, dalle rilevazioni dell’Istat emerge che, a luglio, nonostante il rallentamento dei prezzi dell’energia, l’onda lunga degli aumenti continua a far sentire i propri effetti: l’inflazione rimane al 7,9% (a giugno era l’8%), ma il carrello della spesa rincara del 9,1%, record dal 1984. Sulle alleanze del fu centrosinistra sentiremo anche il parere di Luciana Castellina, che come Pierluigi Bersani si dice convinta della necessità di riallacciare il dialogo con Conte e i 5S.

ROSATELLUM, GLI EFFETTI DEL SISTEMA ELETTORALE SULLE SCELTE DEI PARTITI. Spiegheremo come funziona la legge elettorale, con la riduzione del numero dei parlamentari, i collegi uninominali, gli sbarramenti, le logiche di coalizione e quali sono le conseguenze tecniche sulle determinazioni politiche dei partiti. Il centrodestra sta dimostrando di aver imparato bene i trucchi del Rosatellum mentre il Pd, pur cercando di comporre una coalizione, sembra far prevalere la politica sulla tecnica. E così rischia di sbagliare alleanze e di disperdere molti voti nelle aree in cui è più debole. Importante ricordare che per la prima volta i 18enni votano anche al Senato che quindi avrà la stessa base elettorale della Camera, anche se il sistema di elezione è leggermente diverso. Trovate l’ampio dossier sul Fatto di domani.

IL CARO ENERGIA ARRICCHISCE L’ENI: BOOM DEGLI UTILI NEL PRIMO SEMESTRE 2022. La guerra di Putin fa bene ai bilanci delle aziende energetiche. In Italia Eni chiude i conti dei primi sei mesi con guadagni da record: 7,398 miliardi di euro, contro 1,103 miliardi dello scorso anno, +700%. Gli incassi però vengono reinvestiti col bilancino. Sul giornale leggerete i numeri da capogiro del cane a sei zampe e che fine fanno gli utili del colosso. Come abbiamo scritto oggi nella newsletter Internazionale, anche il gigante petrolifero Total, in Francia, ha registrato profitti mai visti. Eppure i macronisti hanno bocciato la tassa sugli extraprofitti, un emendamento presentato dalle sinistre per tentare di alleviare le sofferenze dei ceti popolari alle prese con l’inflazione e i prezzi alle stelle. Neppure in Italia, malgrado le richieste dei sindacati, si scorge all’orizzonte un’imposta sulle rendite energetiche. Nel mare in tempesta dell’economia nostrana, vi racconteremo anche cosa sta accadendo ai piani alti di Ita, dove l’amministratore delegato Alfredo Altavilla ha più di una grana da risolvere.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Le domande dei russi alla Lega e il ruolo dei Servizi. Che un’ambasciata chieda notizie delle fibrillazioni di un governo può essere abbastanza normale. Ciò che non torna, nel falso scoop de La Stampa (La Verità aveva già scritto tutto due mesi prima), è l’attività dei nostri Servizi segreti, che si sarebbero interessati alle conversazioni di un consigliere politico. Sul giornale capiremo cos’è successo e com’è finita la notizia sui giornali.

Ucraina, nuove bombe su Kerson (e nuova scure su Johnson)Sarebbero almeno sette le vittime di un nuovo raid da parte dei russi, altri cinque i morti a Mykolaiv. Il presidente Zelensky ha fatto sapere che è pronta a salpare la prima nave carica di grano, sulla base dell’accordo firmato a Istanbul una settimana fa. Sul Fatto vedremo anche che, a proposito di rapporti con i russi, una nuova tegola si abbatte sul governo britannico.

Covid, ancora in calo ricoveri e intensive. Sono 54.088 i casi registrati nelle ultime 24 ore. Ancora molto alto, purtroppo, il numero delle vittime: 244.

Quanto sono lenti questi ciclisti… Un’analisi delle velocità raggiunte dai corridori del Tour de France, di parecchio inferiori a quelle di 20 anni fa. Che sia la stanchezza o i mancati aiutini?


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