martedì 16 febbraio 2021

Così i beni confiscati alla mafia vengono schiacciati dal “costo della legalità”. Tra i boss e il “muro di gomma” dello Stato: il report

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/02/16/cosi-i-beni-confiscati-alla-mafia-vengono-schiacciati-dal-costo-della-legalita-tra-i-boss-e-il-muro-di-gomma-dello-stato-il-report/6103084/

dall'articolo di Manuela Modica, ilfattoquotidiano.it: "“Fu allora che compresi che lo Stato non sempre stava dalla parte dello Stato”. Così scriveva il prefetto Fulvio Sodano nella nota lettera pubblicata anni dopo l’improvviso trasferimento da Trapani ad Agrigento. La frase è inserita a corredo di uno degli episodi più significativi riportati dalla commissione Antimafia siciliana nella relazione presentata alla stampa sulla gestione dei beni confiscati alla mafia. Sono 180 …
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Intanto a Borgo Montello l'area confiscata viene concessa in locazione per altra discarica in attesa di essere venduta. Dall'articolo di Manuela Modica ilfattoquotidiano.it: "Un bando per affidare beni immobili confiscati direttamente alle associazioni del terzo settore. Sulla carta una novità, ma alla fine è stata l’occasione per scoprire che quei beni, seppure confiscati, erano in realtà ancora occupati. In alcuni casi persino da coloro a cui erano stati sottratti. È l’incr…
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"Il documento della commissione Antimafia siciliana è frutto di 8 mesi di lavoro e fotografa, attraverso i casi più significativi, le falle del sistema della confisca dei beni. "Il problema principale di un’azienda sottratta a Cosa nostra è – per paradosso - il cosiddetto 'costo della legalità', ovvero l’insieme dei fattori finanziari e di mercato che un’azienda confiscata (come qualsiasi altra azienda che si muova sul mercato pubblico e privato) deve saper affrontare". Nel 2019, su 2.587 aziende gestite dall'Agenzia nazionale dei beni sequestrati, solo una su quattro è ancora attiva"

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