Dopo il più grande ritrovamento di fusti tossici della storia italiana (di cui non si è mai conosciuta la destinazione finale), dopo sequestri, arresti per smaltimento illecito di rifiuti, dopo il sequestro della DDA di Roma che sequestra un impianto sequestrato dalla Procura, dopo l'inchiesta campi fumanti per lo spandimento di rifiuti nei terreni agricoli, poi ovviamente coltivati, dopo i roghi continui notturni con puzza di plasticae gomma bruciata, oppure di vegetazione, dopo i continui abbandoni di rifiuti di ogni genere lungo le strade, i fossati e i piazzali, dopo la bonifica di Fontana di Muro con diversi sacchi, gli impianti energetici inquinanti a biomasse, biogas e biometano, alimentati da rifiuti, biomasse (nonostante il sindaco non abbia avuto risposte ad un convegno quando chiedeva come mai di questi impianti non ne funzionasse nemmeno uno), arriva l'ennesimo impianto per rifiuti regalo della regione. Ci vorrebbe un'ammistrazione comunale che abbia buoni rapporti con provincia e regione per evitare ulteriore aggressione al territorio e alla salute pubblica
venerdì 13 novembre 2020
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