Eccolo il nuovo skyline di Taranto. Un profilo modificato dalla ciclopica opera di copertura dei parchi minerali dell’ex Ilva in grado di offuscare persino le imponenti ciminiere dello stabilimento siderurgico. Che fosse una costruzione gigantesca era immaginabile: sulla carta le dimensioni descrivevano chiaramente l’imponenza dell’opera, ma solo osservare da diversi punti della città la sua realizzazione può rendere chiare le dimensioni del progetto che dovrebbe salvare il q...
Continua a leggere
Che fosse una costruzione gigantesca era immaginabile: sulla carta le dimensioni descrivevano chiaramente l’imponenza dell’opera, ma solo osservare da diversi punti della città la sua realizzazione può rendere chiare le dimensioni del progetto che dovrebbe salvare il quartiere Tamburi e l’intero territorio ionico dalla diffusione delle polveri che il vento trasportava dalla fabbrica nelle strade, nelle case e nelle vite dei tarantini. L’obiettivo, quindi, è quello di eliminare lo spolverio che ha segnato la vita di un'intera comunità ed è stato l’argomento centrale dell’inchiesta Ambiente svenduto, che dopo il sequestro dell’area a caldo nel 2012, ha portato alla sbarra la proprietà dell’ex Ilva, i dirigenti aziendali e la politica fino ai tecnici del ministero dell’Ambiente
Nessun commento:
Posta un commento