La questione dell'impianto per rifiuti
di Borgo San Donato (a meno di 4 km dalla foresta del Parco Nazionale
del Circeo, a poche centinaia di metri da una lottizzazione
residenziale) evidenzia diverse criticità, l'intervento deciso
del comune di Sabaudia a tutela del territorio e la superficialità
della provincia di Latina. Infatti dall'esame dei documenti di cui
alla determina della provincia di Latina e relativi allegati diversi
dubbi si evidenziano sulla procedura che doveva essere verificata
dall'ente procedente, cioè l'Amministrazione Provinciale. Infatti
l'intestazione catastale non corrisponde alla titolarità della
domanda, l'intestatario catastale non risulta intervenuto nel
procedimento ne gli risulta comunicato l'avvio del procedimento.
L'eventuale mancata disponibilità dell'immobile, che doveva essere
dimostrata ed esistere al momento della domanda, rende nullo il
procedimento. Inoltre la nota dell'Arpa Lazio e conseguente della
regione Lazio aumentano i dubbi che la procedura sia sbagliata. Viene
citato erroneamente un parere favorevole del Comando dei Vigili del
Fuoco che invece riporta solo la richiesta che venga inviata la
documentazione o la relativa richiesta di parere ai fini antincendio
che non risulta negli atti e negli elenchi dei documenti citati.
Dalla documentazione pubblicata sull'albo pretorio della provincia di
Latina si rilevano alcune carenze che, forse, invece, sono
documentate nel fascicolo ma non pubblicate. In
merito alle garanzie finanziarie dell’immobile la provincia è
titolata a richiederla e riceverla a condizione che:
- Il
piano di rimozione e smaltimento con bonifica al termine
dell’impianto sia stato analizzato, con relazione e computo metrico
durante la conferenza dei servizi in modo che il comune di Sabaudia
(che dovrà far fronte alla bonifica in caso di mancato adempimento)
possa intervenire nel procedimento;
- Venga
richiesta durante il procedimento specificandone i requisiti.
- Manca
quanto previsto dalla Circolare del ministero dell’ambiente 1121
del 21.1.2019 al punto 3. Prestazione delle garanzie finanziarie
Antincendio
- Allegato
3: la comunicazione richiamata a pag. 3 dei Vigili del Fuoco del 30
maggio 2016 non è un parere che non risulta richiesto al Comando
Provinciale dei VVF;
- La
separazione con altra attività deve essere dimostrata con 2
condizioni: 1) in base alle caratteristiche dell’attività
confinante. Qualora in attività in base all’attività esistente.
Qualora in fase di stasi va analizzata la situazione urbanistica e in
base a questa dimensionata la separazione ai fini antincendio. 2) va
effettuato il calcolo del carico antincendio e in conseguenza
proposti sia idonea separazione sia impiantistica antincendio. Il
tutto ovviamente previo parere antincendio.
- Mancano
i riferimento al punto 4 4. La prevenzione del rischio negli impianti
di gestione dei rifiuti della Circolare del ministero dell’ambiente
1121 del 21.1.2019.
- Manca
la dimostrazione dei requisiti imposti dal punto 5 della Circolare
del ministero dell’ambiente 1121 del 21.1.2019.
Arpa Lazio il parere richiamato a
pag. 3 in data 21.11.2017 fa solamente riferimento alla diversa
interpretazione tra deposito temporaneo e permanente. La conseguente
risposta della Regione Lazio non risponde al quesito dell’Arpa
Lazio ma enuncia solamente il disposto legislativo. Mancano quindi
l’analisi del progetto in base alla normativa e manca il parere
dell’Arpa Lazio.
Dal
punto di visto ambientale, considerate invece le prescrizioni della
regione Lazio sulle emissioni va adeguata al parere dell’Arpa Lazio
“Qualità dell’aria, molestia olfattiva, monitoraggio, intensità
degli odori” http://www.arpalazio.gov.it/servizi/pubblicazioni/#
La determina è carente di quanto
imposto al punto 5 della Circolare del ministero dell’ambiente 1121
del 21.1.2019.
Mancano le dimostrazioni sia in
fase di progetto che di gestione dell’impianto della normativa in
materia di rumore.
Dal punto di
vista politico ed amministrativo è importante ricordare le date.
Il
25 giugno 2017 viene eletta sindaco Giada Gervasi. La Delfer ha
presentato istanza in data 11.3.2016 (quando era sindaco Maurizio
Lucci), con successive integrazioni. La conferenza dei servizi si è
tenuta il 9.6.2016 (quando c'era il commissario Prefettizio) mentre
il Sindaco Maurizio Lucci era stato sfiduciato il 4.5.2016. Nuova
conferenza dei servizi il 18.10.2016. Conferenza dei servizi
decisoria il 12.10.2017.
Soltanto
con la pubblicazione sull'albo pretorio della provincia di Latina
della conclusione del procedimento si è avuta notizia ufficialmente
della procedura in corso che invece dovrebbe essere pubblica.
Guarda
caso la città metropolitana (provincia di Roma) pubblica on line i
procedimenti in corso e le conferenze dei servizi
https://www.cittametropolitanaroma.gov.it/homepage/aree-tematiche/ambiente/gestione-rifiuti-2/conferenze-dei-servizi-corso/
Analoga
procedura la dovrebbe effettuare anche la provincia di Latina per
dare modo a cittadini e ai soggetti interessati per intervenire nel
procedimento.
Guarda
caso centinaia di siti per rifiuti hanno subito incidenti e incendi
in Italia negli ultimi due anni con quello clamoroso della Eco X (o
Eco Servizi) di Pomezia che hanno originato gli adempimenti e gli
obblighi elencati nell'attuale circolare del Ministero dell'Ambiente
n. 1121 del 21 gennaio 2019.
I
cittadini non possono sempre sperare negli uffici comunali ci siano
tecnici competenti come l'Architetto Rosanna Del Duca nel comune di
Sabaudia e amministratori sensibili alla tutela dell'ambiente, come
il sindaco di Sabaudia Giada Gervasi. In materia amministrativa contano gli atti e questa volta il Comune di Sabaudia, stando alle dichiarazioni pubbliche, li ha prodotti in modo deciso e puntuale.
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