Antonio
Dal Cin, finanziere in congedo, dopo le sue battaglie per il
riconoscimento di vittima del dovere e in difesa dei malati in
seguito ad esposizione all'amianto nei posti di lavoro, adesso si
occupa, sempre per conto di Ona (osservatorio nazionale amianto)
delle vittime di contaminazione dell'amianto nel talco. L'ONA a tal proposito ha istituito il numero verde 800034294 per chiedere informazioni.
Adesso a livello internazionale si sono diffuse le prove sulla
contaminazione di amianto nel talco, anche grazie ad alcune sentenze
americane che hanno condannato colossi mondiali della produzione e
commercializzazione del talco che provocherebbe diversi danni gravi
alla salute tra cui il tumore delle ovaie riscontrato in molte donne
che hanno utilizzato talco contaminato. l’Ona ha costituito un pool
di medici che possano validare o smentire e comunque verificare la
sussistenza o meno di eventuali casi di malattia asbesto correlata.
L'Ona aveva sollevato il problema della contaminazione del talco con
tracce di amianto già dal 2010. l’inchiesta condotta dall'agenzia
Reuters avrebbe portato alla luce una verità inquietante: l’azienda
avrebbe saputo da decenni che il suo talco per bambini poteva esser
contaminato dalla sostanza killer. Nello specifico executive, medici
e avvocati del gruppo avrebbero saputo, sempre secondo i giornalisti
britannici, da almeno 20 anni che nel talco grezzo, come anche in
quello finito, qualche volta sarebbe risultata la presenza di livelli
contenuti di amianto.L’osservatorio nazionale amianto offre servizi
legali e medici gratuiti per le vittime amianto. Per maggiori
informazioni contattare il numero verde 800034294, oppure consultare
i principali canali di comunicazione ONA e dell’avv. Bonanni. (immagine tratta da https://www.h24notizie.com/wp-content/themes/stylebook/timthumb.php?src=https%3A%2F%2Fwww.h24notizie.com%2Fwp-content%2Fuploads%2F2014%2F10%2FAntonio-Dal-Cin.jpg&q=90&w=795&zc=1)
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