martedì 7 agosto 2018

quando la politica non programma: commissione speciale capigruppo del comune di Anzio, per il trattamento dei rifiuti – stato dei lavori.


Nel corso della commissione speciale di ieri, ho premesso diverse considerazioni, prima di andare ad analizzare i due impianti di cui si stava discutendo. Intanto se vogliamo migliorare il ciclo dei rifiuti (quindi ridurre inquinamento, recuperare economia, ridurre sprechi di materie prime e di energia) è sicuramente necessario ridurre i rifiuti, riusarli, recuperarli, riciclarli ovviamente migliorando (in qualità e quantità) la raccolta differenziata. Quando la politica non programma, prevede, tutela sono sempre i privati e le aziende ad imporre impianti, specialmente dove gli amministratori sono meno attenti, sensibili e avveduti, quando non sono addirittura dalla parte di qualche azienda o imprenditore. Nell’ambito delle conferenze dei servizi in genere le amministrazioni comunali per ignoranza o per altri motivi sottovalutano progetti e relativi impatti sul territorio. Quasi mai vengono informati i cittadini nel modo corretto che non vengono messi in condizione di partecipare. Per questo nascono comitati, polemiche, accuse e denunce. Carmine Schiavone il defunto collaboratore di giustizia spiegava come si riuscivano a influenzare amministrazioni comunali e comitati con uno schema che spesso si ripete, quasi sempre in buona fede. Comitati che a volte diventano il trampolino di lancio oppure un modo per avere visibilità e che spesso hanno legami con la politica oppure si fanno influenzare da questa. Nella conferenza dei servizi (in genere amministratori e dirigenti lo scoprono quando è troppo tardi) i comuni hanno molte competenze che non conoscono o non fanno valere, senza contare che il diniego motivato del sindaco, quale massimo responsabile della salute pubblica, per motivi sanitari deve far sospendere la conferenza dei servizi che poi viene trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, facendo, di fatto, slittare l’approvazione del progetto anche di qualche anno, quando non viene accantonato. Le motivazioni in difesa del territorio che i comuni possono e devono obiettare per i vari progetti sono urbanistici, salute pubblica, della pubblica sicurezza, antincendio, lavori pubblici e le garanzie economiche per la bonifica. Motivi che non necessariamente sono ostativi al progetto, semplicemente si tratta di indicare misure necessarie da rispettare o da migliorare in fase di progetto e realizzazione, ma soprattutto in fase di controllo. Chi pensa che poi ci saranno i controlli che, nel caso, faranno fermare impianti pericolosi o inquinanti o non conosce i dati (in particolare della nostra regione) oppure ha altri motivi. Esprimere in conferenza dei servizi che l’impianto in corso di esame inquina oppure è pericoloso o è in zona vincolata o protetta non serve a nulla. Si sa a priori. Le conferenze vengono fatte proprio per superare i pareri contrari con prescrizioni e osservazioni. In altre parole, a parte i motivi di salute e sicurezza pubblica, gli altri motivi di opposizione si trasformano in prescrizioni e quindi si superano. Accampare motivi politici diventa controproducente. Quindi per essere efficaci, come detto sopra, devono evidenziare le numerose criticità già scritte nel progetto, le incongruenze, gli errori, le carenze. Bisogna però indicare un’alternativa al progetto proposto e un’incompatibilità o un danno evidente alla collettività. Entrando nel merito della commissione speciale di ieri, sul progetto della Eco Trasnport avervi partecipato oppure avere elencato richieste di modifica o approfondimento non significa essere “favorevoli” (magari con riserva) o “contrari” significa fare l’unico lavoro possibile non avendo, il comune di Anzio deliberato nulla in materia di programmazione, zonizzazione. A meno che, prima del 25 agosto, il comune di Anzio non sia in grado di deliberare in materia. Di certo sarà opportuno, per essere maggiormente efficace, programmare tali atti amministrativi. Come già ho scritto, (https://pontiniaecologia.blogspot.com/2018/08/commissione-speciale-capigruppo-del.html) ci siamo presi qualche giorno di tempo per approfondire. Magari con un’istruttoria pubblica (quindi aperta a cittadini, associazioni e comitati), con apposita commissione ambiente o speciale e conseguente atto di consiglio comunale. Sarebbe il segnale che ad Anzio si amministra ascoltando i cittadini. Risultati immagini per immagini riciclo cartaimmagine tratta da 

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