mercoledì 8 agosto 2018

Proiettili di gomma contro lupo, per Wwf non efficaci Pratesi, "l'uso delle armi rappresenta sempre un fallimento"

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Sparare ai lupi con proiettili di gomma per limitare gli attacchi al bestiame "è di difficile attuazione e non ha prove scientifiche di efficacia", sottolinea Isabella Pratesi direttore conservazione Wwf Italia in merito alla richiesta del Veneto al ministero dell'Ambiente. "Per tenere lontani i predatori dalle greggi esistono sistemi come le recinzioni elettrificate, ricoveri notturni e i cani da guardiania - aggiunge - soluzioni ampiamente sperimentate che danno ottimi risu...
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Sparare ai lupi con proiettili di gomma per limitare gli attacchi al bestiame "è di difficile attuazione e non ha prove scientifiche di efficacia", sottolinea Isabella Pratesi direttore conservazione Wwf Italia in merito alla richiesta del Veneto al ministero dell'Ambiente. "Per tenere lontani i predatori dalle greggi esistono sistemi come le recinzioni elettrificate, ricoveri notturni e i cani da guardiania - aggiunge - soluzioni ampiamente sperimentate che danno ottimi risultati se messe in atto in associazione. Gli allevatori devono essere adeguatamente sostenuti per scegliere al meglio e realizzare queste misure, e negli eventuali casi residui devono poter contare su una burocrazia più snella per ottenere risarcimenti congrui. Quella della convivenza - prosegue il Wwf - è una sfida difficile ma che si vince insieme basandosi sui dati di fatto, non certo con la demagogia".

Un esempio concreto, aggiunge, "è il progetto Pasturs, sostenuto tra gli altri anche dal Wwf, in cui volontari da tutti Italia affiancano i pastori per aiutarli nella gestione quotidiana del gregge e delle misure di prevenzione." L'uso dei fucili rappresenta comunque per il Wwf una dimostrazione di fallimento in tema di convivenza con la fauna, inoltre resterebbe il rischio del "facile" passaggio dalla gomma al piombo.
Regione Veneto, mandata richiesta a Ministero Ambiente. "Forse c'è stato un fraintendimento o un disguido, ma la Regione Veneto conferma di aver inviato il 18 luglio scorso la richiesta al ministero dell'Ambiente per poter intervenire con ulteriori strumenti dissuasori nei confronti di un lupo, che manifesta comportamenti particolarmente confidenti e pericolosi sull'altopiano di Asiago". Lo ribadisce l'assessore veneto all'agricoltura, Giuseppe Pan, in merito alle dichiarazioni del ministro Costa sull'autorizzazione all'utilizzo di proiettili di gomma per allontanare un esemplare particolarmente aggressivo, e quindi pericoloso, da alcune malghe della zona.
"Con una dettagliata relazione sui ripetuti episodi di avvicinamento in orario diurno del lupo ai bovini al pascolo e ai malgari - puntualizza Pan - la Direzione Agroambiente Caccia e pesca della Regione Veneto il 18 luglio scorso ha chiesto al Ministero dell'Ambiente e all'Ispra l'autorizzazione a fare ricorso anche a proiettili di gomma per indurre quell'esemplare a maggior diffidenza. Il parere favorevole di Ispra, che tra l'altro dà anche notizia dell'avvenuta recezione della nostra istanza da parte del Ministero competente - aggiunge - ci ha confortato".
Pan precisa che "siamo consapevoli della carenza di studi sui metodi dissuasivi nei confronti del lupo e restiamo sempre ben disponibili a un confronto diretto con il Ministero per poter affrontare, insieme alle altre Regioni, facendo tesoro delle rispettive esperienze, le criticità che la presenza del lupo determina negli ambienti antropizzati e tradizionalmente legati ad allevamento e pastorizia".
"Sono fiducioso che il problema della difficile convivenza tra grandi predatori e attività umane possa essere affrontato quanto prima da Governo e Regioni in modo responsabile - ha concluso Pan -, con un nuovo Piano nazionale di gestione del lupo, che con il supporto di tutti gli strumenti scientifici e nel rispetto della sostenibilità ambientale e della biodiversità saprà tener conto anche del particolare contesto sociale ed economico delle 'terre alte' nel quale il predatore è tornato ad insediarsi".
Palle di gomma contro lupo, stop dal ministro Costa. La Regione Veneto chiede al Ministero dell'Ambiente l'autorizzazione a sparare proiettili di gomma contro un esemplare lupo che si avvicina troppo alle case sull'Altopiano di Asiago, nel Vicentino. La sottosegretaria Vannia Gava (leghista e friulana) si dice favorevole, ma il ministro Sergio Costa (pentastellato) la blocca subito: le palle di gomma contro i lupi "non sono ammissibili", dice. L'assessore veneto all'Agricoltura, Caccia e Pesca Giuseppe Pan (Lega), ha spiegato all'ANSA che il provvedimento in deroga, richiesto nelle scorse settimane, riguarda "un unico lupo che sta generando preoccupazione tra i malgari per l'abitudine anomala ad avvicinarsi troppo agli abitati". Pan chiarisce che ad utilizzare i proiettili di gomma potranno essere unicamente gli uomini del servizio di vigilanza regionale, le guardie forestali e la Polizia provinciale. La sottosegretaria Gava, riporta la stampa locale vicentina, nei giorni scorsi ha incontrato i sindaci dell'Altopiano e con loro si è detta favorevole alla misura. Oggi in un comunicato ha ribadito che "in virtù di recenti precedenti, come avvenuto per la Provincia di Trento nei mesi scorsi, ritengo che non dovrebbero esserci ostacoli all'accoglimento della richiesta". A Trento sono stati autorizzati i proiettili di gomma contro gli orsi pericolosi. Per Gava "la situazione è drammatica, se si pensa che negli ultimi 30 giorni si sono registrati più di 30 attacchi a capi di bestiame. Questi eventi stanno mettendo a dura prova un'economia montana vivace e animata da giovani imprenditori". "Ai lupi non si spara neanche con i proiettili di gomma", ha risposto subito la ong ambientalista Enpa. E in serata il ministro Costa ha detto no all'ipotesi. "L'uso di proiettili di gomma per allontanare la fauna selvatica non è ammissibile", ha reso noto il suo ufficio stampa. Il ministro nelle scorse settimane ha annunciato che impugnerà davanti alla Corte Costituzionale le leggi delle province di Trento e Bolzano che hanno autorizzato gli abbattimenti mirati di lupi e orsi ritenuti pericolosi. Ma Costa stasera ha anche annunciato che a settembre riaprirà un tavolo con Regioni e Province autonome per arrivare a un Piano lupo condiviso, sbloccando l'impasse registrata alla fine della scorsa legislatura.
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