domenica 29 luglio 2018

Nate 45 tartarughe marine sulla spiaggia di San Vincenzo Vicino Livorno nido monitorato da giorni, attese nuove schiuse

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Sono 45 le piccole tartarughe marine della specie Caretta caretta che, dopo la schiusa delle uova, verso le 2 di questa notte hanno raggiunto il mare dal nido sulla spiaggia all'interno del parco di Rimigliano nel Comune di San Vincenzo (Livorno). A darne notizia i volontari dell'associazione TartAmare e l'Osservatorio regionale sulla biodiversità. Il monitoraggio del nido si era intensificato nelle ultime ore, spiega Arpat, che insieme alla Regione Toscana ha predisposto le ...
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Sono 45 le piccole tartarughe marine della specie Caretta caretta che, dopo la schiusa delle uova, verso le 2 di questa notte hanno raggiunto il mare dal nido sulla spiaggia all'interno del parco di Rimigliano nel Comune di San Vincenzo (Livorno). A darne notizia i volontari dell'associazione TartAmare e l'Osservatorio regionale sulla biodiversità. Il monitoraggio del nido si era intensificato nelle ultime ore, spiega Arpat, che insieme alla Regione Toscana ha predisposto le istruzioni tecniche operative per la gestione del nido e della schiusa, proprio perché l'uscita delle tartarughe era considerata imminente. A poche centinaia di metri dalla Green Beach, la spiaggia ecocompatibile inaugurata lo scorso 14 luglio, una tartaruga marina della specie Caretta caretta ha nidificato ed ha deposto le uova. Il nido della tartaruga era monitorato durante le ore diurne dal 10 giugno scorso, da quando un fruitore della spiaggia aveva rilevato le tracce della nidificazione e avvisato i volontari del Wwf di Livorno.

Essendo trascorse sei settimane dall'evento, da sabato 21 luglio 2018 era iniziato il presidio del nido 24 ore su 24 da parte di TartAmare e Wwf. Circa una settimana fa era stato costruito un corridoio di legno a protezione del percorso delle tartarughine verso il mare. Le operazioni di monitoraggio continuano, visto che le schiuse delle uova potrebbero protrarsi per quattro o cinque notti. L'assessore toscano all'ambiente Federica Fratoni sottolinea, in una nota, che "è stato l'Osservatorio regionale sulla biodiversità a formare i volontari, dando loro informazioni istruzioni tecniche e operative per la gestione del nido e della schiusa, in una serie di incontri tenuti dall'Arpat e dall'Università di Siena.

Ringrazio tutti i volontari per l'ottimo lavoro di monitoraggio, protezione e cura che hanno condotto e mi auguro che anche la replica, attesa per questa notte si concluda positivamente".(ANSA).
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