martedì 5 giugno 2018

Greenpeace Se non agiamo ora, gli oranghi scompariranno dalla faccia della terra

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Se non agiamo ora, gli oranghi scompariranno dalla faccia della terra
Quando la notte cale sulla foresta di Sungai Putri, culla di biodiversità situata nella provincia del West Kalimantan, nel Borneo indonesiano, la distruzione comincia.
Con l’ausilio dell’oscurità, gli alberi vengono abbattuti illegalmente, anche nelle aree in cui si trovano i nidi degli oranghi.
I camion pieni di cataste di legname lasciano la foresta poco prima dell’alba, per dirigersi verso le segherie de...
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Il dramma nel Borneo per il taglio illegale di legname

Quando la notte cale sulla foresta di Sungai Putri, culla di biodiversitàsituata nella provincia del West Kalimantan, nel Borneo indonesiano, la distruzione comincia.

Con l’ausilio dell’oscurità, gli alberi vengono abbattuti illegalmente, anche nelle aree in cui si trovano i nidi degli oranghi.

I camion pieni di cataste di legname lasciano la foresta poco prima dell’alba, per dirigersi verso le segherie del West Kalimantan.
Solo pochi mesi fa, a marzo, Greenpeace Indonesia ha documentato come la deforestazione illegale avvenga all’interno della concessione dell’azienda produttrice di legname PT Moharison Pawan Khatulistiwa (MPK). Non è chiaro se questo crimine venga commesso proprio da MPK o da terzi che approfittano delle strade costruite dall’azienda.
Nonostante il governo indonesiano abbia ripetutamente promesso di proteggere Sungai Putri, questa preziosa foresta che si estende per 57.000 ettari ed è costituita quasi completamente da torba, è ancora in pericolo.

Negli ultimi 16 anni la popolazione di oranghi del Borneo si è dimezzata e proteggere la foresta di Sungai Putri è essenziale per evitarne l’estinzione.

Secondo una recente analisi del Centro indonesiano per la Conservazione delle Risorse Naturali, Sungai Putri ospita tra i 950 e i 1200 esemplari di oranghi del Borneo, una delle popolazioni più grandi dell’ Indonesia.
Negli ultimi 10 anni, il Centro indonesiano per la Conservazione delle Risorse Naturali e International Animal Rescue hanno salvato oltre 30 oranghi nell’area di Sungai Putri, dove continuano a essere minacciati dalla caccia, dalla deforestazione e dall’espansione delle piantagioni di palma da olio. La distruzione dell’ habitat obbliga gli oranghi ad entrare nelle piantagioni e nelle fattorie limitrofe in cerca di cibo e questo spesso causa conflitti con gli umani.

Sungai Putri è uno degli ultimi rifugi degli oranghi e la sopravvivenza di questa specie dipende dalla creazione di aree naturali protette e dalla efficacie preservazione di quelle già esistenti. È tempo che il governo indonesiano garantisca la piena protezione di Sungai Putri, delle sue torbiere e della sua fauna selvatica: FIRMA ADESSO per aiutare gli oranghi!

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