Presenti all’audizione anche il presidente della
commissione ambiente, Panunzi e l’assessore, Buschini, oltre a diversi
consiglieri regionali del M5S: Blasi, Porrello e Gaia Pernarella. Una ventina
di interventi di rappresentanti istituzionali (presidente di provincia,
sindaci), di dirigenti (la dottoressa Valle della provincia di Latina), di
sindacati, associazioni e comitati. A parte alcuni strafalcioni, normali nella
prima fase di elaborazione di una proposta di legge, sono state evidenziate gli
errori di competenze sulle province e non solo. Argomenti preferiti degli
interventi i boschi, le guardie volontarie, le competenze, l’autorità d’ambito,
le emissioni, le centrali a biogas e biomasse, il piano di risanamento regionale
dell’aria, la partecipazione e l’informazione dei cittadini. Se le elezioni
regionali si terranno tra il 4 l’11 maggio, come sembra, di fatto la regione
potrà legiferare fino al 23 febbraio e gli emendamenti, osservazioni dovranno
arrivare entro il 18 dicembre. Poi ci sarà la maratona del bilancio e
probabilmente della proposta di legge regionale se ne parlerà in commissione a
gennaio. Di fatto il piano regionale dei rifiuti scade il 31.12 e il nuovo
dovrebbe essere approvato entro 6 mesi dall’approvazione della legge proposta,
quindi dal nuovo consiglio regionale. Tra le notizie importanti quella dell’abbandono
della determinazione 199 /2016. Con la nuova proposta ogni ambito provinciale
dovrebbe chiudere il ciclo. Questo potrebbe significare nuove discariche e
nuovi inceneritori.
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