domenica 5 marzo 2017

disastro grandi opere: Il Delrio politico, un’opera incompiuta pure al ministero


GIORGIO MELETTI
E CARLO TECCE
I risultati a Porta Pia
Non ha spostato
nessuno ed eseguito
lo Sblocca Italia: niente
gare per le autostrade
STORIE RENZIANE
Laparabola Renzi l’ha usato
per la scalata, poi illuso e infine
esiliato alle Infrastrutture, che
non ha rivoluzionato dopo l’era
Incalza: dagli investimenti alle
concessioni, fino alle nomine
Le tappe
Da Reggio Emilia a Roma
 GIÀ CONSIGLIERE regionale, alle Comunali
del giugno 2004 viene eletto primo cittadino di
Reggio Emilia: è il primo sindaco della città a non
aver mai militato nel Pci dal 1945.
 A OTTOBRE del 2011, col supporto anche di
Renzi viene eletto presidente dell’Anci: sconfigge
per soli 4 voti Michele Emiliano grazie all’asse
con Sergio Chiamparino con cui costruisce la
sua corrente insieme ad Angelo Rughetti
 CON L’ARRIVO di Renzi al governo viene
prima indicato come ministro dell’Economia, ma
lo stop di Napolitano lo dirotta a Palazzo Chigi
come sottosegretario. Accerchiato dal Giglio
magico (Luca Lotti e Maria Elena Boschi), dopo
le dimissioni di Maurizio Lupi viene spedito al
ministero delle Infrastrutture: i grandi progetti di
repulisti nel dicastero dove spadroneggiava
Ercole Incalza si arena subito. Un esempio su
tutti: Coletta, vigilante delle concessioni
autostradali da 10 anni, è rimasto al suo posto.

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