SESTO, INFATTI, non sfonda.
Si batte per la pista dell’aero -
porto e per il nuovo inceneritore
che servirà Firenze, Prato,
Pistoia ed Empoli, e che avrà
una ciminiera alta 75 metri
a poche decine di metri dalla
pista di Peretola. A Sesto cominciano
a rompersi le scatole.
Dopo un anno il gruppo
consiliare del Pd si stufa e a luglio
2015 vota una mozione di
sfiducia e manda a casa la Biagiotti.
Renzi si imbufalisce e fa
espellere dal partito gli otto
consiglieri traditori.
Ma che qualcosa non funzioni
nell’ex feudo rosso si vede
da lontano. Uno degli assessori
della Biagiotti, Luca Eller,
trovandosi disoccupato va a
fare l’assessore a Messina nella
giunta M5S di Renato Accorinti,
mantenendo la tessera
del Pd. Il commissario del Pd
di Messina, Ernesto Carbone,
chiede al segretario toscano
Parrini di espellerlo.
Nel frattempo sette degli otto
espulsi organizzano le liste
ribelli, con le quali domenica
hanno fatto il pieno di preferenze.» GIORGIO MELETTI
E DAVIDE VECCHI
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