FORT MCMURRAY (ALBERTA) - La provincia canadese di Alberta ha dichiarato lo stato di emergenza in seguito a un violento incendio nella zona di Fort McMurray (nordest), famosa per la produzione del petrolio dalle sabbie bituminose, e che ha già distrutto o danneggiato 1.600 case costringendo 80.000 residenti ad abbandonare le proprie abitazioni.
L'incendio si é avvicinato ieri sera all'aeroporto della città e le autorità hanno bloccato tutti i voli in arrivo e in partenza. Il ministro per gli Affari municipali della provincia, Danielle Larivee, ha spiegato che oltre 250 pompieri stanno ancora combattendo le fiamme nelle aree residenziali, mentre si hanno notizie di case distrutte - oltre a una scuola appena costruita - nel comune di Wood Buffalo. Per il momento non si registrano feriti o vittime causate dall'incendio ma ci sono stati dei morti in un incidente stradale tra veicoli in fuga dalla città.
Fort McMurray si trova al centro di un vasto giacimento di sabbie bituminose, una delle più grandi riserve petrolifere del mondo (a poca distanza si trova anche il giacimento petrolifero di Athabasca, il più grande al mondo, con 1.740 miliardi di barili di bitume). A causa dell'emergenza è stata sospesa per misura precauzionale la produzione negli impianti della Shell e della Suncor nelle vicinanze della cittadina canadese. Secondo un portavoce dell'associazione dei produttori petroliferi canadesi, l'80% dei giacimenti delle sabbie bituminose si trova a grande profopndità: "in determinate circostanze possono arrivare a bruciare ma lo fanno lentamente".
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