L'Aula del Senato ha approvato il ddl che riforma il sistema delle agenzie ambientali. Il testo, che registra alcune modifiche, torna ora all'esame della Camera dei deputati. "Grande successo per l'ambiente" commenta il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti spiegando che "questo intervento è assolutamente necessario per dare al nostro paese un sistema unitario e coordinato di valutazione dei parametri ambientali attraverso la definizione dei Livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali". Secondo il ministro "fino ad oggi può accadere che il medesimo evento sia valutato in maniera differente in diverse regioni perché i sistemi di rilevamento e controllo non sono coordinati. Con la riforma delle Agenzie, che confido possa avere una sollecita approvazione definitiva alla Camera, si danno maggiori certezze e maggiori sicurezze all'Italia e agli italiani".
Per il presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Ermete Realacci, primo firmatario del ddl, "Finalmente, a due anni dal via libera di Montecitorio, il Senato ha approvato il ddl di riforma delle Agenzie Ambientali che mira a rafforzare, rendere trasparenti e uniformi su tutto il territorio nazionale i controlli ambientali per tutelare cittadini e ambiente, dare certezza a italiani e imprese, favorire un'economia pulita". Il Senato, spiega Realacci, "ha modificato il testo introducendo la clausola di invarianza finanziaria su richiesta della Commissione Bilancio e una correzione formale. Alla Camera cercheremo di approvare rapidamente in via definitiva questa riforma che serve al Paese e già da martedì prossimo inizierà il suo esame. Il testo nasce da una mia proposta di legge, unificata con quelle analoghe dei colleghi Bratti e De Rosa, per dare efficacia e trasparenza ai controlli. Insieme alla legge sugli ecoreati e al Collegato Ambientale, la riforma delle Agenzie Ambientali rafforzerà le politiche ambientali del Paese". "Il provvedimento - conclude Realacci - propone un riordino delle agenzie per la protezione dell'ambiente e l'istituzione di un Sistema nazionale per rafforzare i controlli in Italia, garantirne l'efficacia, l'autorevolezza e renderli omogenei in tutto il Paese, grazie anche all'introduzione dei 'livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali'. Il principio di riferimento è quello del "chi inquina paghi". In questo contesto l'ISPRA ha un ruolo centrale e, oltre ai compiti di indirizzo e coordinamento, è competente anche per la realizzazione e la gestione del sistema informativo nazionale dell'ambiente. Una banca dati ambientale aperta e accessibile a tutti i cittadini. La riforma delle Agenzie Ambientali è un passo avanti per un'Italia che guarda al futuro e punta su qualità, ambiente e innovazione".
"La conclusione dell'esame oggi , da parte del Senato, del disegno di legge di riforma del sistema delle agenzie ambientali è sicuramente un'ottima notizia, come partito democratico alla Camera chiederemo subito la sua calendarizzazione in aula per approvare definitivamente questo provvedimento così importante e il cui iter parlamentare è stato fin troppo lungo, afferma l'on. le Alessandro Bratti, Presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti."L'approvazione di questa legge così come quella dei "reati ambientali" - spiega Bratti - insieme alla costituzione di un unico corpo di polizia per la tutela ambientale, nato dalla fusione del Corpo Forestale dello Stato e l'Arma dei Carabinieri, accompagnato dall'approvazione di una serie di misure per la semplificazione delle procedure, consentirà non solo di costruire una governance moderna per il controllo ambientale ma di garantire maggiori certezze alle imprese innovative del nostro Paese. Il potenziamento del sistema dei controlli è un primo passo - conclude - sarà necessario intervenire per dotare questo nuovo sistema delle risorse finanziarie, strumentali e professionali adeguate per farlo funzionare al meglio".
"Finalmente il Senato, dopo oltre due anni di attesa, ha approvato il disegno di legge sul sistema delle agenzie ambientali" ma "purtroppo l'incomprensibile modifica apportata oggi al testo da Palazzo Madama sull'invarianza dei costi per lo Stato, rispedirà il provvedimento alla Camera. Questo causerà un ulteriore dilatamento dei tempi" per la sua applicazione dichiara il presidente di Legambiente Rossella Muroni spiegando che è "un provvedimento che punta ad una migliore uniformità dell'azione delle Agenzie regionali protezione ambiente sul territorio, anche se non risolve definitivamente tutti i problemi della rete dei controlli pubblici". Il ritorno del provvedimento alla Camera "causerà un ulteriore dilatamento dei tempi per sanare una situazione che vede diverse Agenzie regionali non essere in grado di fare analisi alle ciminiere delle industrie, ai tubi di scarico dei reflui industriali o di eseguire i controlli a sorpresa presso impianti produttivi di qualsiasi tipo, come previsto da una legge approvata oltre 20 anni fa. Si tratta di una grave anomalia che il Paese non può più permettersi - rileva Muroni - ed è per questo che auspichiamo che la Camera approvi in via definitiva e in tempi brevissimi il ddl". Questa legge "darebbe un apporto importante al miglioramento dei controlli pubblici sul territorio nazionale e contribuirebbe anche ad una migliore applicazione della legge sugli ecoreati". "I prossimi anelli della catena da realizzare per liberare il Paese dalla zavorra delle illegalità ambientali e per promuovere la riconversione ecologica - aggiunge Muroni - sono la legge sul consumo di suolo, il riordino della legge 394 sulle aree protette, quelle contro le agromafie e contro i delitti contro gli animali". È poi "fondamentale procedere rapidamente alla costituzione di una grande polizia ambientale diffusa sul territorio partendo dalle migliori esperienze maturate dall'Arma dei carabinieri e dal Corpo forestale dello Stato, e approvare una norma per snellire le procedure per abbattere le costruzioni abusive".
Per il presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Ermete Realacci, primo firmatario del ddl, "Finalmente, a due anni dal via libera di Montecitorio, il Senato ha approvato il ddl di riforma delle Agenzie Ambientali che mira a rafforzare, rendere trasparenti e uniformi su tutto il territorio nazionale i controlli ambientali per tutelare cittadini e ambiente, dare certezza a italiani e imprese, favorire un'economia pulita". Il Senato, spiega Realacci, "ha modificato il testo introducendo la clausola di invarianza finanziaria su richiesta della Commissione Bilancio e una correzione formale. Alla Camera cercheremo di approvare rapidamente in via definitiva questa riforma che serve al Paese e già da martedì prossimo inizierà il suo esame. Il testo nasce da una mia proposta di legge, unificata con quelle analoghe dei colleghi Bratti e De Rosa, per dare efficacia e trasparenza ai controlli. Insieme alla legge sugli ecoreati e al Collegato Ambientale, la riforma delle Agenzie Ambientali rafforzerà le politiche ambientali del Paese". "Il provvedimento - conclude Realacci - propone un riordino delle agenzie per la protezione dell'ambiente e l'istituzione di un Sistema nazionale per rafforzare i controlli in Italia, garantirne l'efficacia, l'autorevolezza e renderli omogenei in tutto il Paese, grazie anche all'introduzione dei 'livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali'. Il principio di riferimento è quello del "chi inquina paghi". In questo contesto l'ISPRA ha un ruolo centrale e, oltre ai compiti di indirizzo e coordinamento, è competente anche per la realizzazione e la gestione del sistema informativo nazionale dell'ambiente. Una banca dati ambientale aperta e accessibile a tutti i cittadini. La riforma delle Agenzie Ambientali è un passo avanti per un'Italia che guarda al futuro e punta su qualità, ambiente e innovazione".
"La conclusione dell'esame oggi , da parte del Senato, del disegno di legge di riforma del sistema delle agenzie ambientali è sicuramente un'ottima notizia, come partito democratico alla Camera chiederemo subito la sua calendarizzazione in aula per approvare definitivamente questo provvedimento così importante e il cui iter parlamentare è stato fin troppo lungo, afferma l'on. le Alessandro Bratti, Presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti."L'approvazione di questa legge così come quella dei "reati ambientali" - spiega Bratti - insieme alla costituzione di un unico corpo di polizia per la tutela ambientale, nato dalla fusione del Corpo Forestale dello Stato e l'Arma dei Carabinieri, accompagnato dall'approvazione di una serie di misure per la semplificazione delle procedure, consentirà non solo di costruire una governance moderna per il controllo ambientale ma di garantire maggiori certezze alle imprese innovative del nostro Paese. Il potenziamento del sistema dei controlli è un primo passo - conclude - sarà necessario intervenire per dotare questo nuovo sistema delle risorse finanziarie, strumentali e professionali adeguate per farlo funzionare al meglio".
"Finalmente il Senato, dopo oltre due anni di attesa, ha approvato il disegno di legge sul sistema delle agenzie ambientali" ma "purtroppo l'incomprensibile modifica apportata oggi al testo da Palazzo Madama sull'invarianza dei costi per lo Stato, rispedirà il provvedimento alla Camera. Questo causerà un ulteriore dilatamento dei tempi" per la sua applicazione dichiara il presidente di Legambiente Rossella Muroni spiegando che è "un provvedimento che punta ad una migliore uniformità dell'azione delle Agenzie regionali protezione ambiente sul territorio, anche se non risolve definitivamente tutti i problemi della rete dei controlli pubblici". Il ritorno del provvedimento alla Camera "causerà un ulteriore dilatamento dei tempi per sanare una situazione che vede diverse Agenzie regionali non essere in grado di fare analisi alle ciminiere delle industrie, ai tubi di scarico dei reflui industriali o di eseguire i controlli a sorpresa presso impianti produttivi di qualsiasi tipo, come previsto da una legge approvata oltre 20 anni fa. Si tratta di una grave anomalia che il Paese non può più permettersi - rileva Muroni - ed è per questo che auspichiamo che la Camera approvi in via definitiva e in tempi brevissimi il ddl". Questa legge "darebbe un apporto importante al miglioramento dei controlli pubblici sul territorio nazionale e contribuirebbe anche ad una migliore applicazione della legge sugli ecoreati". "I prossimi anelli della catena da realizzare per liberare il Paese dalla zavorra delle illegalità ambientali e per promuovere la riconversione ecologica - aggiunge Muroni - sono la legge sul consumo di suolo, il riordino della legge 394 sulle aree protette, quelle contro le agromafie e contro i delitti contro gli animali". È poi "fondamentale procedere rapidamente alla costituzione di una grande polizia ambientale diffusa sul territorio partendo dalle migliori esperienze maturate dall'Arma dei carabinieri e dal Corpo forestale dello Stato, e approvare una norma per snellire le procedure per abbattere le costruzioni abusive".
Nessun commento:
Posta un commento