"Il problema della legalita' ha raggiunto livelli preoccupanti nel settore dell'ambiente. Ci sono infiltrazioni della criminalita' organizzata in tutti i campi che riguardano l'ambiente. La mafia si organizza per entrare nei settori ad alta redditivita'. Per questo dobbiamo avere un presidio di legalita' altissimo". Lo ha detto venerdì a Roma il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, nel corso del suo intervento a un convegno alla Scuola ufficiali dei Carabinieri sulla tutela ambientale.
Per Galletti, in mancanza di una lotta seria alle ecomafie, il settore economico dell'ambiente "non sara' mai competitivo in Italia, perche' la criminalita' impedira' l'ingresso agli imprenditori onesti". "Dobbiamo aumentare il presidio di legalita' - ha proseguito il ministro -. Gia' abbiamo fatto molto. Abbiamo introdotto la norma sugli ecoreati. Ora in Italia chi inquina non paga solo, ma va in galera" Per il ministro la confluenza del Corpo Forestale nell'Arma dei Carabinieri "e' una buona risposta. Dara' un nuovo assetto al settore ambientale dei Carabinieri".
Controlli ambientali omogenei in tutte le Regioni italiane, eliminando le differenze di livelli di emissioni e di procedure fra i vari enti locali, attraverso direttive dell'Ispra alle Arpa regionali. Lo prevede un disegno di legge che sara' votato a breve in Parlamento. Ne ha parlato venerdì a Roma il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, intervenendo ad un convegno alla Scuola ufficiali Carabinieri sulla tutela ambientale. "Approveremo nelle prossime settimane un provvedimento che migliora i controlli ambientali - ha detto Galletti -. Oggi sono affidati alle Arpa regionali. Credo che il sistema funzioni, ma e' troppo disomogeneo sul territorio. Non e' possibile che la stessa attivita' di controllo sia fatta in modo diverso fra Regione e Regione, per quanto riguarda i livelli emissivi e le tipologie di controllo. Con la nuova legge diamo la possibilita' all'Ispra di dare direttive per uniformare i controli".
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