Dare nuova vita alla centrale elettrica di Montalto di Castro (Viterbo), è l'obiettivo del bando pubblico presentato oggi da Enel per raccogliere idee e progetti per riqualificare e acquisire il sito della centrale. Le manifestazioni di interesse potranno essere inviata dal 24 maggio al 3 ottobre e, all'incirca entro al fine dell'anno, Enel selezionerà i progetti vincitori tra quelli che offriranno una prospettiva di sviluppo sostenibile maggiore. Enel accompagnerà inoltre gli investitori nella fase di realizzazione del progetto.
La dismissione di questa centrale si inserisce nel progetto Futur-E che prevede la riconversione di 23 centrali non più necessarie per la sovrapproduzione elettrica del paese. Ma se le prime due che sono state trasformate erano di piccole dimensioni il caso di Montalto è diverso: si tratta infatti di una centrale che è stata la più grande del Paese arrivando a produrre il 6% dell'energia italiana. Il 24 maggio lo stesso percorso partirà anche per la centrale di Porto Tolle in provincia di Rovigo. I bandi prevedono l'invio di progetti di riconversione tra cui Enel sceglierà i vincitori sentendo anche il parere degli enti locali.
Quello di Porto Tolle "è il sito più grande di quelli compresi in Futur-E con oltre 200 ettari e si presta a diverse iniziative anche per la vicinanza all'autostrada, siamo fiduciosi che arriveranno diverse proposte da tutto il mondo, anche da grandi investitori", ha detto il direttore di Enel Italia Carlo Tamburi . "Per valutarle sarà creata una commissione composta da Enel, Politecnico di Milano e le istituzioni locali perché vogliamo che il processo sia trasparente e condiviso dal territorio". Le offerte dovranno contenere un progetto che consideri sia la fattibilità tecnica che gli aspetti finanziari dell'operazione.
"Abbiamo l'ambizione di essere stimolatori e di sollecitare l'interesse delle grandi compagnie internazionali, le cosiddette over the top, come Google, Amazon o Apple, che ha già annunciato di volersi stabilire a Napoli" ha detto Tamburi. Tra le attività che queste compagnie potrebbero svolgere a Montalto ha aggiunto, "ci sono la logistica o un data center che potrebbe sfruttare le linee elettriche esistenti". "Il governo sta facendo molto per la promozione all'estero, noi dobbiamo provarci", ha concluso.
In Italia sono 21 i siti Enel oggetto di questa trasformazione: Trino vercellese (VC), Alessandria, Genova, La Spezia, Carpi (MO), Porto Tolle (RO), Livorno, Piombino (LI), Camerata Picena (AP), Pietrafitta (PG), Gualdo Cattaneo (PG), Montalto di Castro (VT), Campo Marino (CB), Larino (CB), Maddaloni (CE), Giugliano (NA), Bari, Rossano (CS), Termini Imerese (PA), Augusta (SR), Porto Scuso (CI). In alcuni casi si tratta di singole aree all'interno di centrali dotate di altri gruppi di produzione che invece non rientrano nel progetto.
Il Progetto Futur-E, un nuovo modo di concepire l’energia come motore di un sistema più versatile ed efficiente, parte dalla consapevolezza che il modo di produrre elettricità è cambiato. La riduzione dei consumi, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l'evoluzione tecnologica delle reti di distribuzione stanno portando a una trasformazione complessiva dell'intero settore elettrico a partire dalle centrali di generazione tradizionali, la cui funzione viene ripensata per tener conto delle crescenti esigenze di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e competitività che interessano sia il singolo cittadino sia le aziende elettriche.
La dismissione di questa centrale si inserisce nel progetto Futur-E che prevede la riconversione di 23 centrali non più necessarie per la sovrapproduzione elettrica del paese. Ma se le prime due che sono state trasformate erano di piccole dimensioni il caso di Montalto è diverso: si tratta infatti di una centrale che è stata la più grande del Paese arrivando a produrre il 6% dell'energia italiana. Il 24 maggio lo stesso percorso partirà anche per la centrale di Porto Tolle in provincia di Rovigo. I bandi prevedono l'invio di progetti di riconversione tra cui Enel sceglierà i vincitori sentendo anche il parere degli enti locali.
Quello di Porto Tolle "è il sito più grande di quelli compresi in Futur-E con oltre 200 ettari e si presta a diverse iniziative anche per la vicinanza all'autostrada, siamo fiduciosi che arriveranno diverse proposte da tutto il mondo, anche da grandi investitori", ha detto il direttore di Enel Italia Carlo Tamburi . "Per valutarle sarà creata una commissione composta da Enel, Politecnico di Milano e le istituzioni locali perché vogliamo che il processo sia trasparente e condiviso dal territorio". Le offerte dovranno contenere un progetto che consideri sia la fattibilità tecnica che gli aspetti finanziari dell'operazione.
"Abbiamo l'ambizione di essere stimolatori e di sollecitare l'interesse delle grandi compagnie internazionali, le cosiddette over the top, come Google, Amazon o Apple, che ha già annunciato di volersi stabilire a Napoli" ha detto Tamburi. Tra le attività che queste compagnie potrebbero svolgere a Montalto ha aggiunto, "ci sono la logistica o un data center che potrebbe sfruttare le linee elettriche esistenti". "Il governo sta facendo molto per la promozione all'estero, noi dobbiamo provarci", ha concluso.
In Italia sono 21 i siti Enel oggetto di questa trasformazione: Trino vercellese (VC), Alessandria, Genova, La Spezia, Carpi (MO), Porto Tolle (RO), Livorno, Piombino (LI), Camerata Picena (AP), Pietrafitta (PG), Gualdo Cattaneo (PG), Montalto di Castro (VT), Campo Marino (CB), Larino (CB), Maddaloni (CE), Giugliano (NA), Bari, Rossano (CS), Termini Imerese (PA), Augusta (SR), Porto Scuso (CI). In alcuni casi si tratta di singole aree all'interno di centrali dotate di altri gruppi di produzione che invece non rientrano nel progetto.
Il Progetto Futur-E, un nuovo modo di concepire l’energia come motore di un sistema più versatile ed efficiente, parte dalla consapevolezza che il modo di produrre elettricità è cambiato. La riduzione dei consumi, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l'evoluzione tecnologica delle reti di distribuzione stanno portando a una trasformazione complessiva dell'intero settore elettrico a partire dalle centrali di generazione tradizionali, la cui funzione viene ripensata per tener conto delle crescenti esigenze di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e competitività che interessano sia il singolo cittadino sia le aziende elettriche.
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