Credo che il nucleare debba
essere considerato proprio
un problema personale, dei
singoli, delle famiglie. Dobbiamo
avere la consapevolezza
che non sia un problema
degli Stati, né un problema
ideologico. La nave Daigo
Fukuryu Maru, Three Mile
Island, Chernobyl, Fukushima...
Se pensiamo a questi incidenti,
come possono esserci
ancora persone che parlano
di uso pacifico e sicuro del
nucleare? A Fukushima la situazione
è ancora tragica, e
mentre nel mare continuano
a riversarsi sostanze radioattive,
il Giappone sta esportando
all’estero la sua tecnologia
nucleare. Per me è incomprensibile.
Nelle mie opere
ho parlato spesso
del sentimento nei
confronti degli amici
morti: la tristezza di
essermi salvata da sola
Mi è stato chiesto se ero
contagiosa. Sposarsi
era difficile. Ci fu un
politico che propose di
vietare ai sopravvissuti
di avere figli
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