martedì 1 ottobre 2013
Cisterna democratica: la proposta indecente sulla gestione dell'acqua
Latina Oggi, Martedì 1 Ottobre 2013
La lista Cisterna democratica invita l’esecutivo ad uscire allo scoperto
sull’acqua
«Una proposta indecente»
Campoli: Merolla e tutto il Consiglio scelgano da che parte stare
DI DANIELE RONCI
Cusani ed il centro destra, dopo una gestione disastrosa ed un debito
plurimilionario, hanno avuto l’enne simo colpo di genio: «restituire
Acqualatina ai comuni» così, ancora una volta, saranno loro e gli utenti
a pagare. Queste sono le parole con cui esordisce Renato Campoli di
Cisterna Democratica. «Comune di Cisterna da che parte stai? – è la
domanda che si pone l’esponente politico della lista civica - dopo tante
pressioni ed interventi, nell’assemblea ATO 4 di alcuni giorni fa,
finalmente si è fatta un po’ di luce sulla gestione di Acqualatina e sui
possibili scenari futuri per la gestione del servizio idrico integrato.
La Provincia, che avrebbe dovuto coordinare il servizio e assicurare il
controllo gestionale, ha ammesso che la società Acqualatina versa in
condizioni economiche disastrose e che i soci privati sarebbero
intenzionati a lasciare la società. La medesima, per voce del suo
Presidente Cusani, ha colto l’occasione per accettare la richiesta, che
da anni propongono associazioni e diversi Comuni, per un ritorno ad una
gestione pubblica della risorsa idrica facendo una proposta a dir poco
straordinaria in questo particolare momento storico: i Comuni si
riprendano le quote societarie dei privati e la società ritorni
interamente pubblica. In realtà – precisa Campoli - una proposta
indecente perché i soci privati dopo aver gestito per anni con il pieno
appoggio della Provincia se ne andrebbero tranquilli e ripagati, mentre
l’enorme debito della società, che ammonta ad oltre 100 milioni di euro
con Depfa Bank a cui si aggiungono quelli della gestione corrente,
ricadrebbe sui bilanci dei Comuni e degli utenti. Inoltre, per chiudere
degnamente il cerchio, indovinate chi dovrebbe fare questo nuovo
traghettamento societario? E’ ovvio, l’amministrazio - ne Provinciale.
Cioè quello stesso organo che doveva controllare la gestione societaria
e non lo ha fatto, che doveva tutelare gli utenti e, invece, li ha resi
vittime». Lo stesso Campoli poi invita l’attuale amministrazione di
Cisterna a prendere una posizione che sia soprattutto di tutela per i
cittadini della città pontina, che continuano a subire la costante ed
interminabile corsa dell’attuale crisi economica che sta mettendo in
ginocchio l’intero Paese. «Il sindaco Merolla – conclude Campoli - ed il
Consiglio Comunale di Cisterna di Latina scelgano da che parte stare».
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