giovedì 22 agosto 2013
Mattioli e Sarubbo del Pd sollecitano soluzioni «Ciclo rifiuti, necessario il dialogo tra istituzioni»
DI TONJ ORTOLEVA
M
ettere Comune,
Provincia e Regione attorno
allo stesso tavolo e ottenere finalmente un piano
per la chiusura del ciclo
dei rifiuti nel territorio
pontino. I consiglieri comunali del Partito democratico Fabrizio Mattioli
e Omar Sarubbo prendono di petto la questione e
intendono mettere fine
alla melina che continua
a caratterizzare il settore, che non riesce a garantire soluzioni adeguate all’intero ambito
dello smaltimento rifiuti. Tra discariche che traboccano, impianti che
non hanno autorizzazioni a sufficienza e altri
che non vengono condivisi, l’emergenza resta
sempre uno spettro nascosto dietro il primo
angolo.
«Non aver pianificato e
programmato in questi anni nel settore dello smaltimento dei rifiuti, sta determinando in provincia di
Latina una situazione a dir
poco allarmante e con possibili ripercussioni devastanti sul territorio di Borgo Montello -dichiara il
consigliere Mattioli - La
possibile realizzazione di
due impianti di trattamento
meccanico biologico con
una capacità complessiva
di 400.000 t/rifiuti anno da
parte di Indeco e Ecoambiente, unita a quella esistente di Rida Ambiente di
400.000 t/rifiuti anno entro
breve tempo, rischia di far
diventare il territorio di Latina e precisamente l’area
delle discariche di Borgo
Montello un centro industriale per il trattamento dei
rifiuti romani ed “altro».
«L’area Nord del Comune di Latina – aggiunge il
consigliere Sarubbo - sta
vedendo il proliferare di
impianti per il trattamento
dei rifiuti in larga scala,
ultimo l’impianto in fase di
autorizzazione in Via del
Moscarello per la produzione di compost per circa
80 mila t/anno, non aver
deciso e l’assenza della politica in questi ultimi anni
sta determinando allarme
tra i cittadini e paura per il
futuro di una vasta area del
nostro territorio».
«La Provincia di Latina
produce circa 320.000 t/rifiuti anno – d ic hi ar an o
Mattioli e Sarubbo – che
con una raccolta differenziata ferma al 25% equivale a una quantità di rifiuti
da sottoporre a trattamento
di circa 240.000 t/anno,
molto al di sotto del potenziale in progetto, quindi,
con gli impianti esistenti,
sufficienti a soddisfare il
fa b b i s o g n o » .
«Realizzarne ulteriori in
quell’area e nelle aree limitrofe - aggiunge il Consigliere Mattioli - significherebbe condannare definitivamente Latina e Borgo
Montello a pattumiera del
Lazio, con discariche ulteriormente da ampliare per i
residui di lavorazione pari
al 50% circa e un traffico
veicolare che graverebbe
sul territorio, ledendo la
qualità e la dignità della
vita dei cittadini che risiedono in quei territori e distruggendo definitivamente la vocazione agricola e
ambientale di una delle zone più belle della nostra
città».
«Chiederemo alle forze
politiche e alle Istituzioni
preposte una precisa assunzione di Responsabilità
– aggiungono Mattioli e
Sarubbo –di istituire un tavolo di confronto con Provincia e Regione, dove si
possa ragionare intorno
all’idea di raccolta diffeFABRIZIO MATTIOLI
OMAR SARUBBO
renziata spinta e chiusura
del ciclo di smaltimento
dei rifiuti in ambito provinciale con l’i mp i an t is t ic a
necessaria e calibrata alla
sola produzione di rifiuti
della nostra provincia ed
utilizzando ove possibile le
aree industriali dismesse
per la loro allocazione» Latina Oggi 22 agosto 2013
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