venerdì 23 agosto 2013
Il passaggio della bollettazione al Comune non avrebbe comportato miglioramenti Tia, incassi inferiori alle attese Anche il 2010 in linea con quanto fatturava Latina Ambiente
DI TONJ ORTOLEVA
S
e qualcuno sperava
che col ritorno della
bollettazione Tia alla gestione diretta del Comune, gli incassi sarebbero cresciuti, si sbagliava
di grosso. A quanto pare i
numeri sono in linea con
quanto incassava Latina
Ambiente, ossia tra il 60 e
il 70 per cento del previsto. Numeri al momento
provvisori, quelli riferiti
alla bollettazione 2010,
ma che se venissero confermati rischierebbero di
portare a un ulteriore incremento del Pef per gli
anni successivi. E quindi
per le bollette future, che
ancora non si sa bene se si
chiameranno Tares o Service tax.
A sollevare il polverone è
il gruppo consiliare del Partito democratico. Il capogruppo Giorgio De Marchis
annuncia una verifica in
commissione e in Consiglio
comunale. In questi mesi
l’attenzione s’è concentrata
sulla bollettazione tra il
2006 e il 2009, al centro di
uno scontro senza precedenti tra amministrazione
comunale e Latina Ambiente. «È emerso un dato che molti definiscono
preoccupante - afferma il
capogruppo del Partito democratico Giorgio De Marchis - dovuto a una percentuale non incassata molto
elevata che non si sarebbe
ridotta a seguito dell’attivi -
tà di accertamento. Questo
avrebbe determinato in larga misura il famoso buco di
bilancio di 18 milioni di
euro. Tuttavia nessuno fino
a oggi ha comunicato al
consiglio comunale i dati
relativi alla gestione delle
entrate Tia dal momento della ripresa in carico da
parte del Comune, ovvero
per la gestione dell’annuali -
tà 2010».
Una mancanza non da poco visto che come è noto
eventuali conguagli negativi della Tia dovranno essere
saldati dagli utenti nei Piani
economici finanziari (Pef)
degli anni successivi.
«Le indiscrezioni che ci
giungono da nostre richieste presso gli uffici comu nali – sostiene il capogruppo - lasciano chiaramente
intendere che la percentuale
di incassato per il 2010 si
aggirerebbe tra il 60 e il
70%, in linea quindi con
quanto succedeva con la
Latina ambiente negli anni
precedenti. A fronte di questo l’attività di accertamento, che ha fatto emergere
diverse situazioni, non ha,
anche in questa circostanza,
consentito il recupero sulle
mancate entrate. Il problema centrale non risiede tanto nell’attività di fatturazione e di accertamento, dunque, quanto nella esosità
della Tia imposta dal Comune di Latina, che è una
delle dieci più alte in Italia
che non riesce a essere pagata dai cittadini generando
un buco abnorme».
Come ha dichiarato il dirigente del settore ambiente
in una commissione bilancio a fine luglio, il Pef di
questo anno si aggira intorno a 24 milioni di euro, il
più alto da quando è stata
introdotta la Tia, al quale
andranno aggiunti i trenta
centesimi per metro quadro
previsti dalla Tares.
«Una vera e propria stangata senza precedenti nei
confronti dei cittadini –
conclude il capogruppo
Giorgio De Marchis - Queste situazioni ci preoccupano e chiediamo all’ammini -
strazione la stessa chiarezza
e la stessa trasparenza che
la maggioranza ha “prete -
so” dalla Latina ambiente.
Chiederemo che in commissione bilancio e in consiglio comunale che l’as -
sessore relazioni ufficialmente sulla percentuale di
incassato sulla fatturazione
2010 e sull’andamento degli incassi sulla fatturazione
2011 attualmente in corso.
Abbiamo il fondato sospetto che tra qualche anno proseguendo in questa direzione, il buco che si genererà
sulle casse di Latina sarà
ancora più profondo di
quello generato nel bilancio
della Latina ambiente» Latina Oggi 23 agosto 2013
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