tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-14-novembre-2024/
PONTE SULLO STRETTO, SALVINI: “SE CI SARÀ IL TERREMOTO L’OPERA RESTERÀ IN PIEDI”. LE OPPOSIZIONI: “IL MINISTRO AMMETTE IL PERICOLO DEL SISMA, MA SE NE INFISCHIA”. “Qualora si ripetesse a Messina un terremoto disastroso, i tecnici spiegano che l’unica cosa che rimane in piedi è il ponte”. Così il vicepremier Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, si è espresso a 24 Mattino su Radio 24. Il rischio sismico tra l’isola e la Calabria che si allontana, per il ministro è un “allarme infondato”. Ma queste dichiarazioni hanno rinvigorito le opposizioni, come Movimento 5Stelle e Avs. “La follia del Ponte sullo Stretto di Messina è racchiusa nelle parole pronunciate stamattina dal ministro Salvini: intorno a Messina e Villa San Giovanni avremmo città distrutte e macerie, ma il ponte resterebbe in piedi. La filosofia di Salvini: prima il ponte poi gli italiani in macerie! Ecco l’irresponsabilità di chi governa l’Italia, mentre le città siciliane subiscono gli effetti disastrosi delle alluvioni” ha detto Angelo Bonelli, deputato di Avs e portavoce nazionale di Europa Verde. I 5Stelle aggiungono: “Salvini, che sta devastando giorno dopo giorno i trasporti italiani, ammette che il rischio di fenomeni sismici c’è, ma sostanzialmente se ne infischia”. Intanto la società Stretto di Messina, dopo il parere positivo della Commissione Tecnica del Ministero dell’Ambiente, ricorda le prossime tappe per la costruzione del Ponte sullo Stretto, evidenziando che i cantieri principali del ponte, gallerie stradali e ferroviarie, torri e blocchi di ancoraggio “saranno avviati nella seconda metà del 2025”. Sul Fatto di domani leggerete un approfondimento su quella che resta una delle opere più controverse in Italia, sulle procedure, e cui costi che prevede.
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