tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/08/fukushima-il-piano-per-smaltire-lacqua-contaminata-con-un-tunnel-sottomarino-irrita-la-cina-gli-usa-scaricano-un-acido-a-okinawa/6313188/

"La società che gestisce la centrale giapponese, a 10 anni dal disastro, ha garantito che il luogo dove l’acqua verrà rilasciata è fuori dall’area in cui operano i pescatori e che compenserà eventuali perdite. Ma le rassicurazioni non sono sufficienti. Pechino protesta. I marines statunitensi hanno scaricato 64mila litri di liquido nella rete fognaria"
"Se in Italia il dibattito sul nucleare negli ultimi giorni si è concentrato sulle tecnologie di quarta generazione, per via delle dichiarazioni del ministro della Transizione Ecologica, ridimensionate poi dallo stesso Roberto Cingolani (“Non c’è stata nessuna proposta”), dall’altra parte del mondo, in Giappone, in questo momento la priorità è legata al disastro dell’11 marzo 2011. E c’è una novità: l’acqua contaminata utilizzata alla centrale nucleare Fukushima Daiichi per raffreddare i reattori danneggiati verrà scaricata attraverso un tunnel sottomarino. Non utilizzando infrastrutture esistenti per scaricarla vicino alla costa, come pure si era ipotizzato. La società che gestisce la centrale, la Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha presentato il suo progetto nei giorni scorsi e ha garantito che il luogo dove l’acqua verrà rilasciata è fuori dall’area in cui operano i pescatori (ed anche abbastanza lontana dalla centrale) e che compenserà eventuali perdite dovute a un calo delle vendite dei prodotti ittici che, a Tokyo, tutti si aspettano. Ma le rassicurazioni non sono sufficienti. Non solo perché restano da chiarire diversi aspetti del progetto, ma anche perché già in passato la società è riuscita a evitare risarcimenti e pagamenti di indennizzi. A peggiorare la situazione, anche le tensioni diplomatiche. Da un lato la Cina contraria allo sversamento, dall’altro i marines statunitensi che, invece, hanno scaricato acqua inquinata da perfluoroottano solfonato (PFOS) nella rete fognaria di Okinawa, avvisando le autorità un’ora prima e senza che vi fosse un accordo ufficiale sulla procedura da seguire. Ne è nato un caso diplomatico, che si è aggiunto alle tensioni provocate dalla presentazione del progetto della Tepco."
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